Eataly – Salumi irpini protagonisti a Bari fino al 31 marzo

Prosciutti e maestranze targate Vittorio Ciarcia in esposizione nel capoluogo pugliese per l’evento esclusivo Porta del Sud

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È partito il progetto di Eataly Bari dedicato ai valorosi produttori del mezzogiorno italiano, che saranno ospiti della Piazza dei Produttori – PORTA DEL SUD a marzo. La selezione, attenta e di qualità, degli ambasciatori del Made in Italy vede protagonisti i produttori del Sud Italia, l’Irpinia non si esime dal partecipare, debuttando con uno dei marchi più pregevoli della regione. Si tratta del Prosciuttificio Ciarcia di Venticano, osannato dalla critica gastronomica campana (e non solo) e dai consumatori. Presso Eataly Bari, durante tutto il mese di marzo, sarà possibile assaggiare le specialità del Prosciuttificio Ciarcia: Prosciutto, Goccia Irpina, Capocollo, Pancetta, Soppressata, Salamello (www.vittoriociarcia.com).

Il progetto Eataly Porta del Sud nasce con l’intento di far conoscere i piccoli produttori del nostro territorio e le loro eccellenze enogastronomiche ed è pronto ad accogliere ogni mese le aziende del Meridione degne di nota.
Eataly Bari non è soltanto una semplice vetrina che ospita aziende ma si tratta di un’occasione, vera e concreta, di creare sinergie mettendo in ‘connessione’ tante realtà di nicchia che condividono la mission di produrre qualità.

Al fianco dei prodotti del noto Prosciuttificio Ciarcia, portavoce delle eccellenze irpine ci saranno:

Pastificio Centoni – Mottola (TA), Azienda Agricola Tor De’ Falchi – Minervino Murge (BA), Regno degli Ulivi – Sciacca (AG), Modì – Ragusa, Liquori Margapoti – Gallipoli (LE), Zikilia – Palermo (PA), Le Bontà di San Trifone – Palo del Colle (BA), Mi.ac Beer – Canosa di Puglia (BT), Casa della Vigna – Palermo.

PERCHÉ I PRODOTTI DEL PROSCIUTTIFICIO CIARCIA RAPPRESENTANO UNA GARANZIA DI QUALITÀ?

Il Prosciuttificio Ciarcia prende vita da un’antica tradizione contadina, un piccolo laboratorio artigianale che, con il passare del tempo, si è trasformato in un’azienda moderna ed efficiente. Tre sono i punti cardine che rendono la filiera un puro esempio di qualità italiana: Suino, sale e tempo, ossia l’allevamento dell’animale, la selezione del sale e la benevolenza del clima irpino. La lavorazione segue queste tre semplici regole: approvvigionamento di cosce di suino selezionate dai migliori allevamenti italiani, sale marino italiano proveniente esclusivamente dalle saline di Margherita di Savoia e una lunga stagionatura,ad aria naturale, favorita da un clima ideale: freddo e ventilato, perfetto ai fini di una corretta stagionatura.

È proprio grazie alla concomitanza di queste tre caratteristiche fondamentali che il Prosciutto Irpino può fregiarsi del titolo di prodotto P.A.T., ossia “Prodotto Agroalimentare Tradizionale” della Regione Campania.

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