Una edizione ricca di passione per il cinema. L’ottavo anno del Social World Film Festival verrà ricordato per i 6mila minuti di programmazione grazie ai 600 film selezionati provenienti da ben 48 paesi, alle 120 proiezioni, ai 500 ospiti nazionali e internazionali, oltre 10mila spettatori per i 70 eventi in programma.
Grandi protagonisti del cinema nella serata in piazza Mercato – Arena Loren a partire dall’icona Stefania Sandrelli. Icona di bellezza e talento, ha partecipato a numerose attività della Mostra Internazionale del Cinema Sociale e durante la serata evento dedicatagli ha ricevuto il premio alla carriera ed il titolo di Ambasciatrice del Social nel mondo. L’attrice, che ha fatto la storia della cinematografia italiana, ha posto la sua firma sul Wall of Fame, monumento al cinema che custodisce i calchi in bronzo degli autografi dei più grandi artisti passati al festival come Claudia Cardinale (presidente onorario dell’ente festival), Giancarlo Giannini, Valeria Golino, Ornella Muti, Luis Bacalov, Valeria Golino, Leo Gullotta, Franco Nero, Maria Grazia Cucinotta.
Il Social dal 29 luglio al 5 agosto ha trasformato Vico Equense nella capitale internazionale del cinema sociale, trattando attraverso proiezioni, dibattiti, masterclass e workshop temi impegnati come femminicidio, immigrazione, cyberbullismo. Una città che per 8 giorni ha una nuova toponomastica con l’Arena Loren, Largo Mastroianni, Viale Gassman, Arena Magnani e sale che prendono i nomi di Bertolucci, Rosi, Troisi, Tornatore.
Tanti i giovani impegnati, a partire dallo staff organizzativo composto esclusivamente da professionisti under 35 a partire dal 29enne direttore generale, il regista Giuseppe Alessio Nuzzo: «È stata l’edizione dei grandi numeri, confermando il grande trend di crescita del nostro festival. Per la prima volta abbiamo avuto una madrina internazionale, l’attrice statunitense Katherine Kally Lang. Con lei e con gli altri ospiti abbiamo argomentato sui temi sociali e dell’importanza di veicolarla attraverso il piccolo e il grande schermo. La città di Vico Equense e i tanti avventori giunti da tutta Italia e oltre hanno potuto cibarsi di cinema dalle 9 del mattino a notte inoltrata grazie anche alle due arene in 2k e con audio Dolby Sorround. Tutto ciò ha puntato su di noi le attenzioni di numerosi media nazionali ed europei».
Occasioni concrete per giovani autori grazie al Mercato Europeo del Cinema Giovane e Indipendente, salotto dell’industria cinematografica tra dibattiti, conferenze, incontri e una video library digitale che ha visto importanti professionisti dell’industria cinematografica, produttori, distributori e registi provenienti da vari Paesi, incontrarsi per discutere sulle nuove opportunità per talenti emergenti.
Tanti gli artisti premiati che si sono avvicendati sul red carpet: Katherine Kelly Lang (madrina 2018), Michele Placido, Donatella Finocchiaro, il premio Oscar Mike Van Diem, Lucianna De Falco, Daniel Tenorio e Nicolò Bertonelli (della serie tv “Braccialetti Rossi”), la factory Casa Surace, Pekka Strang, Vladimir de Fontenay, Col Spector, Angela e Marianna Fontana, Fabio Balsamo. Spazio anche alla musica con le premiazioni di Ntò e Lucariello e le Ebbanesis.
Svelati durante la serata del 4 agosto i premi dell’8a edizione del Social World Film Festival diretto dal regista e produttore Giuseppe Alessio Nuzzo. La “Giuria Giovani”, composta da giovani dai 23 ai 35 anni, ha scelto come miglior lungometraggio “Tulips” del premio Oscar Mike Van Diem. La miglior regia è quella di Valdimir de Fontenay per “Mobile Homes”, film che si aggiudica anche la miglior sceneggiatura scritta dallo stesso Fontenay in ex aequo con “Riccardo va all’inferno” di Roberta Torre & Valerio Bariletti. Il Gran Premio della giuria di qualità presieduta dal regista Col Spector è stato assegnato a “Tom of Finland” di Dome Kowkoski. Miglior attore Pekka Strang, miglior attrice Donatella Finocchiaro.
La “Giuria Ragazzi”, composta da ragazzi campani dai 15 ai 23 anni, ha scelto come miglior cortometraggio “Cristallo”. La Miglior Regia va a Ivan Sainz Pardo per “Ainahora” ex aequo con Rosario Capozzolo per “Peggie”, miglior attore Darryl Hopkins per “Touch”, miglior attrice Daphe Scoccia per “Cristallo”. La miglior sceneggiatura è quella di Andy Mark Simpsons per “Waterbabies”. Il Gran Premio della giuria di qualità, presieduta dalla regista Alessandro Grande, va a “Nowy Bronx” di Filip Ignatowicz.
La “Giuria Doc”, formata da persone diversamente abili, ha decretato come miglior documentario “L’aria sul viso” di Simone Saponieri. La miglior regia è quella di Bertha Gaztelumendi per “Volar”, la miglior sceneggiatura è di Guido Mignogna per “Ahora es cuando es”. Il Gran Premio della giuria critica va “Volar” di Bertha Gaztelumendi.
“Abcd” di Daniele Morelli vince la sezione “La città del cortometraggio”. Nella sezione “Focus” vincono il lungometraggio “Terra bruciata” di Luca Gianfrancesco e il cortometraggio “Il signor acciaio” di Federico Cappabianca. Il Premio Rai Cinema Channel, che consiste nell’acquisto dei diritti pari a 3mila euro, va a Carmelo Segreto per “Un giorno alla volta”. “Il valzer delle nuvole” di Carmine De Martino è risultato la miglior opera allo Young Film Factory e verrà proiettato durante il Festival di Cannes 2019 nella conferenza internazionale del Social World Film Festival.
L’organizzazione è già a lavoro per l’edizione 2019.