La moda è superficiale, effimera, inutile… tutte convenzioni sociali che ormai sembrano veritiere solo perché ripetute da anni.
Io, invece, credo che la moda venga ritenuta superficiale solo ed unicamente da persone superficiali, che non si interessano ad andare al di là delle apparenze, al di là dell’abito.
La moda è storia, arte, emozione. La moda può risvegliare ricordi o persino onorare qualcuno. Quest’ultimo aspetto è stato trattato da una giovane designer, che mi ha colpita moltissimo per la storia che, un suo “semplice” abito, riesce a trasmettere.
La stilista è Adele Tessitore, e questa è la sua storia, o meglio, la storia che la sua opera d’arte possiede:
“Una delle prime cose che si impara nel diventare adulti è che la vita non si programma, non si progetta. Questo insegnamento rimane però superficiale, fino a che un brutto evento, che davvero non si può cancellare, non lo marchi a fuoco sulla nostra pelle come una cicatrice.
“Quando un’anima va via e quest’anima è entrata a far parte della tua, seppur per poco tempo, inconsapevolmente porta con sé quel pezzo che ti ha lasciato”.
È così che un anno fa un pezzo di anima è stato tagliato, è stato portato via. Assurdo come passiamo le ore a pensare, senza far nulla, ma basta una frazione di secondo per stravolgere il corso degli eventi. Insolito come un evento possa dare una botta di vita: Italian Fashion Talent Awards 2018 è stata la mia rinascita e mi ha permesso di presentare a tutti “Soul Bruce”. Nemmeno questo era stato programmato. Si dice anche che, a volte, le cose non programmate siano quelle che diano una svolta nella propria vita . Ho impiegato 96 ore per cucirlo e rifinirlo con 345 cristalli boreali. Posso dire che sono state le ore più intense che mi hanno messo a dura prova come mai nella vita. Perché? Per il semplice fatto che ogni singolo pezzo è stato cucito come per ricostruire ogni gesto e sensazione che mi è stata trasmessa. Vederlo indossato dalla bellissima Gloria Scolese mi ha dato ancor di più consapevolezza che qualcosa potesse ancora vivere e percepire negli occhi dei direttori artistici (Pasquale Esposito, Giovanni Maione e Salvatore Colasanto) lo stupore nel vederlo mi ha riempito di gioia.
Dulcis in fundo sapere di essere la prima a sfilare mi ha dato parte della vittoria. Volevo, infatti, che questa mia creazione irrompesse nella testa delle persone proprio come il primo amore, un colpo di fulmine, restando impressa nella mente. Ma ci sono tante altre cose che porterò nel cuore come il backstage e le fantastiche persone dello staff, l’aria della competizione, il confronto diretto con i concorrenti, gli amici che ti sostengono, la mano tesa per aiutare chi era in difficoltà, le risate e i pianti di gioia; tutte cose che mi hanno riempita di vita, fatta sentire al mio posto e ricaricata di linfa vitale. Questa è dunque la mia rinascita ad IFTAwards 2018. Questa è l’anima che deve essere ricordata: “Soul Bruce”.“
Complimenti davvero Adele, il vestito è molto bello ed è importante anche il, significato che c’è dietro. Le persone le sano che la moda sia una cosa senza importanza ma, come ha detto Debora, non è cosi. Complimenti davvero per il tuo abito e per il messaggio che trasmetti!