Notte di San Lorenzo, tanti desideri e tante speranze, ma dopo la visita di ieri sera a Vinalia… potremmo dire di averlo già in parte esaudito il desiderio più grande. Almeno per quest’anno, agosto e la serata dedicata ai Calici di stelle (evento nazionale promosso da Movimento turismo del vino) hanno preso forma tra i vicoli calorosi e ricchi di storia della deliziosa Guardia Sanframondi.
Fra stand gastronomici di aziende agricole e produttori locali, dalla valle telesina e dintorni, ci addentriamo nel cuore della manifestazione. Per viverla al meglio e catturarne le fasi di allestimento raggiungiamo il borgo che domina la valle del Sannio Doc Città europea del vino abbastanza presto, quando una buona luce ci permette di visitarne il castello medievale posto nel mezzo del centro antico di Guardia. Luogo quest’ultimo, peraltro, degli show cooking organizzati da Vinalia e terrazza privilegiata per chi vi ha assistito dal vivo.
La cittadina – che è comune capofila del progetto, rivelatosi un successone, col quale questa perla di Sannio beneventano incastonata fra massiccio del Matese e monte Taburno ha raggiunto per quest’anno l’agognato titolo di Città del vino Recevin per il bianco Falanghina Sannio Doc – ha quindi rivelato tutto il suo potenziale nel corso delle ultime serate di Vinalia 2019.
Lo staff e l’accoglienza degli addetti ai lavori davvero impeccabili, altrettanto la competenza dei sommelier del posto che hanno condotto le degustazioni all’interno della sede adibita al Consorzio tutela vini del Sannio doc. Tanta, tantissima Falanghina… ovviamente. Ma molto spazio anche per altri cavalli di battaglia della zona del Taburno quali l’aglianico, che qui è perfino una Docg. Denominazioni e blasone a parte, ci sorprende poi la presenza di molte cantine emergenti, che ci propongono vini appena sfornati e da pochissimo in commercio: dal rosato di aglianico ‘Ambra rosa’ de La Guardiense – cantina principale del comune omonimo – al cabernet souvignon dell’azienda Bicu de Fremundi, unicum del territorio per vitigno coltivato (anche se non tipicamente sannita); fino al barbera del Sannio che caratterizza solo una piccola porzione di questa valle, fra Solopaca e Castelvenere. Poi anche il Greco, il Fiano e la Coda di Volpe, per i bianchi, oltre a sorprendenti rossi fruttati da aglianico in purezza.
Ottimo anche il food. Le proposte della cucina locale, nel mezzo della piazza centrale dove prende corpo Vinalia, fanno da alternativa a quanto offerto dagli stand aziendali posti lungo i vicoli del borgo antico. Un ottimo piatto di pennette alla vinalia – ovvero con zucchine, pancetta e parmigiano – poi il classico panino con salsiccia, i dolci e una squisita carne a spezzatino preparata con peperoni. Un menù da leccarsi i baffi e peraltro a prezzi modici. Musica dal vivo molto gradita ed equilibrata con il contesto. Atmosfera speciale, malgrado il caldo di questo anticiclone africano che anche a 500 metri s.l.m. di sera si è fatto sentire. Tra i vicoli anche tanta arte, con le installazioni di Vinarte, le mostre allestite all’interno di un apposito centro in piazza Castello tutto legato al tema vino.
Il resto, inutile dirlo, lo ha fatto il vino. Dal bicchiere di bianco o rosso sfuso abbinato al menù completo appena descritto, fino ai calici forniti ai banchi d’assaggio. Una vera e propria cittadella del vino, gestita per tante sere ormai in maniera pregevole da un’organizzazione molto attenta. Il resto, lo lasciamo a quanto ci comunicano gli organizzatori:
A chiudere questa tornata 2019, nella notte di San Lorenzo, “Calici di stelle” e “La notte bianca della Falanghina”. La prima è organizzata sul territorio nazionale dall’Associazione Nazionale delle Città del Vino e dal Movimento del Turismo del Vino e quest’anno è dedicata alla luna e all’anniversario del primo sbarco dell’uomo sulla luna. La seconda, invece, vuol essere un brindisi benaugurante e l’ennesimo omaggio dei promotori e organizzatori di Vinalia con lo spumante di Falanghina de La Guardiense, insieme a tanta allegria e voglia di stare insieme.
Sull’iniziativa, che quest’anno ha per tema “Canto della durata”, Floriano Panza, Sindaco di Guardia Sanframondi ha affermato: “Vinalia rappresenta la storia e l’evoluzione di come il mondo contadino ha cercato di uscire dai campi e avvicinarsi ad altri settori sociali come l’ecologia, la sostenibilità e l’arte”.
“Sannio Falanghina Città Europea del Vino 2019 – ha aggiunto – credo che sia il coronamento di un’attività che questa città sta svolgendo da tantissimo tempo, nel desiderio di costruire una proposta originale di Guardia e delle sue aree, affinché il valore della dote territoriale rappresentata dalle migliaia di contadini che da secoli coltivano la vite possa trovare una risposta anche economica e sociale più soddisfacente”.
Quindi, ancora un giorno, per approfittare del Percorso del Gusto, con i vini di ben dodici aziende sannite e, nel dedalo di viuzze e in angoli molto attraenti, un’offerta di qualità fatta di salumi, formaggi, taralli, prodotti dellacanapa, tanta gastronomia e una impedibile proposta di dolci.
Chiamata finale anche per le visitatissime mostre del Borgo degli artisti inserite in VinArte, diretta da Giuseppe Leone, e allestite con opere di pittura, scultura e fotografia (curata da Azzurra Immediato), di Jorit Agoch, Vishka, Amir Sabet Azar, Constantin Migliorini, Mariano Goglia, Anna Rosati, Francesco Cardone, Francesco Ciotola, Natalino Russo e Carmine Carlo Maffei; e le immagini dei fotografi guardiesi: Mariagrazia Pigna, Pasquale Di Cosmo e Francesco Garofano.
Della imponente mostra è stato realizzato un interessante catalogo.
Per lo show cooking di domani, ai… fornelli Pasquale Basile, con un menu che riguarderà: Antipasto – “Welcome”: “dalla strada alla strada” : falafel di ceci del Fortore, ‘o per e ‘o muss con peperone verde e lime, yogurt di pezzata rossa, Fresella beneventana con salsa aioli, gazpacho di pomodoro, stracciata di pezzata rossa, peperone e cipollotto fermentati, ciambotta di ortaggi affumicati (in abbinamento alla Coda di volpe – Cantina I colli del Sannio); Primo – Pasta e fagioli, cotenna soffiata, pecorino, cozze in escabeche(in abbinamento al Rosato – Azienda Agricola Pietrefitte); Secondo – Una “Diavola” in Oriente: pollo alla diavola marinato in salsa teriyaki e radici glassate (in abbinamento al Piedirosso – Azienda Agricola Pietrefitte); Dessert – Cous cous al miele, cremoso al cioccolato, peperoncino e frutti rossi (in abbinamento al Passito Laureto de La Guardiense). Prenotare al 3478910774.
Per le Degustazioni professionali guidate a cura dell’Ais, dalle ore 22 nei locali di Terrae maior (di fronte all’Ave Gratia Plena), chiusura affidata a La Guardiense. Prenotazioni al 348 8134129.
Per il Live fest, inoltre, dalle ore 22: in Piazza Fabio Golino ci sarà Lello Petrarca trio e, in Piazza Mercato, si esibirà la Banda del Bukò, “Taranta Experience”, Giuliano Gabriele Ensemble + Selena Sacco “Danza”.
Tanta musica, dunque, e tanto divertimento in una “notte dei desideri”, da vivere per sognare guardando le stelle e senza dimenticare di riempire il calice.
L’ultima notazione riguarda la Lotteria. E sì, con Vinalia si viaggia in ben cinque fantastiche località del vino, con soggiorni per due persone a: Lisbona, Ischia, Furore, nel Cilento e ai Campi Flegrei.
(credits: ufficio stampa Vinalia, Sandro Tacinelli)