Sette domande. La «ripartenza» di Silvia Mazzieri, nuova regina delle fiction Rai: «Voglio mettermi in gioco, sperimentare, non accontentarmi mai»

La quarantena trascorsa a Roma tra studio e lettura, a "riflettere, scoprirsi e rafforzarsi" lontana dalla sua Toscana. La ragazza schiva, silenziosa e timidissima è oggi la regina delle fiction Rai. Silvia Mazzieri (Doc - nelle tue mani e Vivi e lascia vivere) si racconta tra sogni e speranze, in attesa di ripartire

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Il lockdown in tv non è stato solo (per fortuna) una gara tra virologi, divenuti in un batter d’occhio star del piccolo schermo.

In questo periodo complicato per tutti, va dato atto alla Rai di aver fatto scelte intelligenti. Pensiamo all’uso sapiente (e vincente) delle repliche: da L’allieva in onda alla domenica sera, capace di portare davanti al televisore più di 4 milioni di spettatori al successo di Meraviglie con Alberto Angela, al meglio di Fiorello con Viva Rai Play, fino all’intramontabile Montalbano.

Ma pensiamo soprattutto ai numeri di due fiction in prima visione: Doc-Nelle tue mani (oltre 8 milioni di telespettatori di media), e di Vivi e lascia vivere , appena conclusa, che ha incollato lo stesso davanti alla tv oltre 7 milioni di spettatori. 

In entrambe le serie ritroviamo tra le protagoniste Silvia Mazzieri, 27 anni di origine toscana, a ben dire tra le nuove “regine di fiction di Raiuno” con un curriculum che vanta già tanti titoli da boom di ascolti: Braccialetti Rossi , Il paradiso delle signore, La strada di casa , Provaci ancora Prof.

In DOC – Nelle tue mani, la serie con Luca Argentero ha vestito i panni di Alba, in Vivi e lascia vivere, la fiction diretta da Pappi Corsicato è Giada, una ragazza che cerca la sua indipendenza entrando in contrasto, complice una carattere forte e determinato, con la mamma interpretata da una bravissima Elena Sofia Ricci.

Silvia – che ha trascorso la quarantena nella sua casa romana con il suo cane Argo e la sua gatta Miluna, dedicandosi a studio e lettura – si racconta in esclusiva nel nostro format “7 domande” (e ammetto che ne avremmo volute fare molte di più! E consentitemi subito di ringraziare particolarmente la collega Anna Chiara Delle Donne). Si conferma l’immagine di una ragazza dolcissima che nell’intensità e trasparenza dei suoi grandi occhi chiari crede nei suoi sogni e lotta giorno dopo giorno per raggiungerli, proprio come la Giada che interpreta nella serie. Un bel messaggio di speranza e di tenacia nel “tempo senza tempo” che stiamo affrontando.

In questo “tempo senza tempo” che è stato l’inizio del 2020 segnato dalla pandemia, siamo stati “accompagnati” con successo da Alba (Doc-Nelle tue Mani) e Giada (Vivi e lascia vivere). Che emozione è stata, per una giovane attrice entrare in questo modo e in questo tempo nelle case degli italiani?

Ho provato una forte emozione. Ho sentito molto calore e molta accoglienza da parte delle persone che in un periodo così difficile hanno scelto di guardare le due serie TV. Ci siamo sentiti tutti molto più vicini, è stato bello avere un appuntamento fisso il giovedì sera. Durante il corso delle settimane, ho voluto rispondere a tutti i messaggi che mi arrivavano sui social, in modo da far sentire la mia gratitudine e la mia riconoscenza. Io ho fatto compagnia alle persone a casa, ma anche loro hanno fatto compagnia me. 

Giada si rivela nella serie diretta da Pappi Corsicato, una ragazza determinata ma allo stesso tempo anche fragile: quanto c’è di Silvia nel tuo personaggio?

Siamo diverse sotto molti punti di vista, ma ci accomuna sicuramente un grande bisogno di verità. Anche io, come Giada, pretendo che le persone che mi sono accanto siano limpide e trasparenti. Ricerco la verità in ogni situazione che vivo. Giada ha preteso dalla madre e dal padre che venisse detta la verità sulla loro relazione e sui loro problemi a tutta la famiglia. E poi, anche io come lei, mi metto in gioco e cerco di evolvermi continuamente. Giada, durante il corso delle puntate, ha fatto un grande percorso di crescita che l’ha portata poi all’emancipazione. Nell’ultima puntata, vediamo la sua partenza per New York ed è stato molto bello vederla crescere, pian piano, fino a raggiungere il suo obiettivo.  

Toscana di nascita alle prese nella serie con una Napoli che il regista partenopeo Pappi Corsicato ha dipinto magistralmente. Che rapporto si è creato nelle settimane di riprese con la città ?

La Campania è una terra che amo molto e che in questi anni, ho avuto la fortuna di conoscere pian piano. Quando si è presentata l’occasione di raccontare questa storia a Napoli, ero felicissima. Napoli è una città viva, colorata, ricca di sfumature e realtà. Pappi Corsicato l’ha raccontata in modo delicato e dinamico. Le persone, i luoghi e l’arte di quei posti mi affascinano continuamente. Inoltre, amo Sorrento. Appena ne ho l’occasione, cerco di passare sempre una giornata al mare in quella magnifica terra. Mi ricarica di energie. 

“Doc-Nelle tue Mani”, “Vivi e lascia viviere” sono solo gli ultimi due titoli di qualità che hanno affascinato gli spettatori. Secondo te quali ingredienti rendono una serie tv davvero forte al punto da appassionare così tanto il pubblico?

La realtà è l’elemento fondamentale che ti permette di non porre barriere tra te e gli spettatori. Le persone hanno bisogno di riconoscersi nelle storie e nei personaggi che raccontiamo. È necessario portare onestà e limpidezza in un progetto. Quando si riconoscono gli elementi che ognuno di noi vive nella propria quotidianità è affascinante e coinvolgente. 

Silvia, ho parlato prima di questo “tempo senza tempo” che è stata la quarantena che ci ha costretto un po’ tutti a guardarci dentro e fermarci. Che “tempo” è stato quello che hai vissuto?

Ho vissuto un tempo di “scoperta”. Avevo passato gli ultimi mesi sempre sul set, non avevo il tempo di fermarmi. Queste settimane mi hanno permesso di ascoltarmi, di stare con me stessa e di pormi delle domande. È stato un tempo di riflessione che mi ha dato l’occasione di rafforzarmi, di capire cosa voglio e quali sono i prossimi passi da compiere.  

Dalla fascia di Miss Cinema al set. In passato il percorso è stato simile per tante ragazze, oggi bravissime attrici. Anche per Silvia è il classico sogno che si sta piano piano avverando?

È un percorso che voglio compiere, pian piano e senza fretta. Voglio imparare a scegliere solo le cose che mi fanno star bene e che possano rappresentare al meglio la mia persona. I miei sogni hanno a che fare con il mio bisogno di scoprire, di crescere, di evolvermi continuamente. Voglio mettermi in gioco, voglio sperimentare, non accontentandomi mai.  

Dal lockdown alla ripartenza: il mondo del cinema e della tv pronto a ripartire tra mille dubbi e altrettante speranze. Come vedi dal punto di vista lavorativo la prossima fase due?

Il nostro settore è quello che ripartirà per ultimo. Non sarà facile, la prima cosa da pensare è quella di permettere ad ogni membro di una troupe di lavorare in sicurezza. Quando sei su un set, inevitabilmente sei sempre a contatto con le persone. Mi auguro che con cautela e con attenzione, anche il nostro settore possa ripartire più forte di prima. Il mio pensiero non va soltanto agli attori e ai registi, ma a tutte le persone che sono dietro le quinte e che hanno una famiglia. Per loro, spero che tutto ricominci.

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