Mario da’ un colpo di straccio al banco del bar

Addio a Mario Zanni, storico gestore del bar omonimo vicino Correggio e nome del Ligabue Fanclub Ufficiale

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C’è grande commozione, nostalgia, tristezza, nel fanclub di Ligabue e in tutto il mondo dei suoi più ferventi sostenitori. Mario Zanni ci ha lasciato nelle ultime ore, di ieri la notizia della scomparsa dell’ormai 80enne gestore del mitico Bar Mario di San Martino in Rio.

Un luogo diventato leggenda, grazie alle parole ed ai testi di molte canzoni di Luciano Ligabue che, dalla sua Correggio (RE), spesso sostava nella vicina San Martino dopo le registrazioni del suo primo gruppo Orazero. Erano gli anni ’80, sul finire del decennio in cui Liga ancora non era da tutti ben conosciuto come il rocker dai capelli lunghi e dalla voce inconfondibile proveniente dalla bassa reggiana.

Dall’afa padana di mezza estate, è arrivata così la notizia della morte di Mario. Colui che – dicendola in versi come Luciano – non solo “da’ un colpo di straccio al banco del bar” (cit. Bar Mario, 1990) ma anche il punto di ritrovo metaforico di lunghe notti brave dove Luciano dice “ci vediamo… prima o poi” (Certe notti, 1995). Non dimentichiamo il nome del fanclub di Ligabue e la citazione in I duri hanno due cuori (1993), in cui “Veleno è seduto da Mario davanti a una grappa e un posa cicche pieno” (cit).

Le prime e più celebri canzoni del Liga hanno dato lustro a questo piccolo bar di provincia, gestito da un grande che è stato poi rappresentato anche in Radiofreccia, il primo film di Ligabue da regista (1997), nella piccola Correggio e nei panni di Adolfo (Francesco Guccini). Tante le interpretazioni della figura quasi mitica di Mario, il cui bar reale è stato addirittura meta di pellegrinaggio dei fan più accaniti del Liga negli anni.

Ci vediamo da Mario…prima o poi… ecco che diventa quasi un commiato, in vista di una nuova vita. Un punto di sosta che nel testo della famosissima Certe notti arriva al culmine di tante strofe in cui si inneggia alla vita notturna romagnola, alle notti afose fra cosce e zanzare, bivacco e dissolutezza che hanno contraddistinto il Liga verace di provincia dei primi anni. Così lascia la sua firma Mario Zanni, nel ricordo di tutti i fan del Liga, il quale spesso ne ha riportato le gesta anche durante i suoi concerti più famosi (grazie all’interpretazione del suo amico e manager Claudio Maioli – ndr).

NOTA DI COLORE. Il primo a darci la notizia, da buon membro storico del fanclub e ancora prima dei media, è stato niente meno che il nostro amico Antonio de Simone. Proprio due sere fa il ristoratore meglio noto come Ligabue di Vico Equense, nel locale dove ora lavora (ne raccontammo un mese fa la storia a proposito di Cuore di pizza), fra una pizza ed una birra si è fermato per dire “hai visto? E’ morto Mario”.

CIAO MARIO, RIPOSA IN PACE !!!

 

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