Giovani, ballo e arte. Viene da Treviso – dal civico Museo Bailo – una nuova formula comunicativa per avvicinare i più giovani ai luoghi di cultura della città, già aperti nei mesi scorsi ad iniziative come yoga e medicina narrativa, photo shooting e videoclip che hanno visto protagonisti due DJ.
In occasione della presentazione del nuovo video-progetto della Puppets Family, academy trevigiana specializzata in ballo, animazione e aggregazione giovanile, l’Amministrazione comunale di Treviso ha annunciato una nuova sinergia con tutte le realtà che si interfacciano quotidianamente con ragazzi.
L’obiettivo è quello di promuovere i poli museali con il linguaggio dei giovani e dei social media. Proprio per questo i Puppets hanno girato un videoclip all’interno del Museo Bailo: «In questo periodo sentivamo la necessità assoluta di vivere la nostra arte», spiegano i fondatori della Academy fondata nel 2008 da Dani Leiban Concepcion e che ora rappresenta una vera e propria community.
«Non volevamo diffondere questa nostra passione solo all’interno delle nostre case ma farla sfociare in qualcosa di importante, non solo per noi ma per l’intera comunità, anche perché esprimere e comunicare è indispensabile per il nostro settore artistico. Abbiamo pensato al Museo Bailo perché un luogo stupendo, da promuovere e da far conoscere anche ai più giovani». Nel progetto sono stati coinvolti tantissimi giovani del territorio, dalla influencer trevigiana Alice De Bortoli ai rapper Giovaneffe e Nova YC, artisti nati nei quartieri di Treviso, dai ballerini della Academy ai professionisti, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza ed una preparazione esclusivamente online.
«Accogliamo con grande entusiasmo tutte le progettualità in grado di avvicinare i giovani, con un piglio fresco e innovativo, ai nostri luoghi della cultura – dichiara il sindaco Mario Conte – È importante, in un periodo in cui anche il comunicare l’arte è mutato, avvicinarsi ai ragazzi utilizzando il loro stesso linguaggio e mi fa piacere che i loro progetti musicali e di aggregazione giovanile abbiano incontrato la nuova modalità di fruizione dei luoghi della cultura promossa dall’assessore Colonna Preti che ha già visto, per esempio, il Museo di Santa Caterina diventare luogo perfetto per la meditazione, la ginnastica e lo yoga». «I Musei, oltre a conservare e mantenere il patrimonio artistico della città, devono diventare luoghi di socialità – afferma l’assessore ai Beni Culturali e Turismo, Lavinia Colonna Preti – Vogliamo che i ragazzi li “facciano loro” per organizzare attività legate alle arti. L’arte che si aggiunge ad altra arte non può che generare bellezza».