Un film che racconta il percorso umano e artistico di una ragazza della provincia toscana che, non ancora compiuti i sedici anni, grazie ad una voce dal timbro unico, riesce ad imporsi prepotentemente nel panorama musicale italiano diventando una vera icona della Canzone italiana fino ai nostri giorni.
Questo è “La bambina che non voleva cantare” in onda in prima visione su Rai1, mercoledì 10 marzo alle 21.25.
La storia della giovane Nada, liberamente ispirato a “Il mio cuore umano” di Nada Malanima (Edizioni di Atlantide), che nel 1969 sale per la prima volta sul palco dell’Ariston e anche se la sua canzone “Ma che freddo fa” non vince, diventa il tormentone dell’anno. Ci riprova e nel 1971 trionfa al Festival di Sanremo. Il plauso della critica e del pubblico la consacra a tutti gli effetti come un fenomeno artistico e musicale destinato a lasciare il segno nella discografia, anche internazionale.
Un film per la regia di Costanza Quatriglio che racconta non solo gli esordi della carriera luminosa di Nada, ma anche i sentimenti, le motivazioni, le ferite e il coraggio che hanno spinto “la bambina che non voleva cantare” a diventare un personaggio di riferimento della musica italiana. “Mi sono innamorata del clima che Nada ha riversato nel libro e del realismo magico di questi personaggi. È un racconto che attinge alla biografia ma tocca delle corde universali”, dice la regista.