Doppio corso (in rosa) dell’Associazione Vignaioli Trevigiani e Coldiretti rivolto ai wine maker. La docente, la trevigiana Sylvie Scala: “Il turista vuole esperienze reali con le persone: li faremo incontrare la gente del posto per condividere emozioni, storie e passioni”
La sua ultima sfida è davvero ambiziosa. Declinare questo modello nelle varie cantine del Veneto e tra le colline del Prosecco, patrimonio dell’Unesco, e in senso più ampio su tutto il mondo del vino italiano, spiegando ai produttori che non basta più aprire la cantina, offrire una degustazione e un cicchetto. Ora il turista del vino si aspetta altro, un servizio più sartoriale di accoglienza che già in alcune nazioni europee come Francia e Spagna è attivo da almeno una quindicina d’anni, mentre sta arrivando in Italia solo negli ultimi tempi. Il trend c’è ed è in crescita: fino a prima del Covid la domanda di turismo esperienziale si aggirava attorno al 40% della domanda globale.
Con l’Associazione dei vignaioli presieduta da Désirée Pascon è stato previsto un percorso della durata di alcuni mesi che coinvolgerà come protagoniste delle donne. Questa parte si chiamerà “Enoturismo e Storyliving”. L’output del corso sarà un prodotto turistico esperienziale che esalterà l’identità delle singole aziende agricole Fivi. Ma il progetto vede coinvolti anche attori importanti come ville venete e bed and breakfast, agenzie e tour operator, guide e accompagnatori.
“Il percorso non è semplice formazione in aula – spiega Scala – ma consiste in un progetto dove ci saranno anche laboratori, collaborazioni, sono coinvolte indirettamente non solo le cantine facenti parte dell’associazione e iscritte al corso ma diversi “portatori di interesse” del territorio come guide, accompagnatori, agenzie viaggi, tour operator e ville.
“L’obiettivo è formare persone in grado di proporre un prodotto turistico unico, irripetibile e memorabile”, conclude la disegnatrice di esperienze di viaggio.
“Serve saper gestire la relazione in maniera innovativa, conducendo esperienze ad alto impatto emozionale, dove il turista è il protagonista sul palcoscenico del territorio e impara a fare qualcosa percorrendo sentieri meno battuti. Per un giorno il turista è un “local” e viene trattato come tale: il turismo esperienziale è un turismo lento e ha bisogno di tempo per la relazione, rapporti amicali, profondi, di reciprocità, di scambio”.
LA SCHEDA – SYLVIE SCALA Originaria di Volpago del Montello, dopo il diploma turistico, ha lavorato nel settore delle agenzie di viaggi e tour operator del 2003. Poi, con due collaboratrici ha dato vita al progetto “Visitmontello”, guidando un team di strutture ricettive, ristoratori e produttori locali. Sono seguiti altri anni di specializzazione nel turismo esperienziale e, dopo un master regionale, è entrata a far parte della squadra di Artes Incoming Tour Operator, pionieri in Italia di questo trend, come progettista, consulente, formatore e operatore di turismo esperienziale. Un gruppo, questo, che ha formato oltre cinquecento professionisti e progettato altrettante “storie di viaggio”, tutte novità assolute. Adesso, Sylvie è tra le prime in Italia a proporre dei pacchetti turistici esperienziali pensati ad hoc per strutture ricettive ed aziende a caccia di proposte di intrattenimento per i propri clienti e ad occuparsi come libera professionista consulente, anche del marketing e della promozione delle aziende
LE ESPERIENZE DA VENEZIA A TREVISO Da quando Sylvie ha iniziato a disegnare questi viaggi, ce ne sono già tre che stanno attirando l’attenzione degli addetti ai lavori. Nel Jesolano, “Le streghe e i Marinai di Cortellazzo”. Si tratta di un percorso che permetterà ai turisti di scoprire la storia locale attraverso delle attività guidate che si svolgeranno nei campi di Cortellazzo, dove imparano a raccogliere e distinguere fiori ed erbe spontanee e interpretano i personaggi della leggenda legata alla piena del Piave del 1683. Non solo: sarà attivato un contest fotografico, che verrà condiviso sui social, per dimostrare che Jesolo non è solo mare, ma anche storia leggende e tradizioni contadine. L’attività è stata creata ad hoc per gli ospiti di un albergo quattro stelle di Jesolo. A Treviso, invece, ha ideato un prodotto dedicato alle donne imprenditrici e legato alla città delle acque, simbolo del femminile e della fertilità. L’attività è stata legata al lancio di un film di Officine Veneto, che racconterà Treviso attraverso la storia di una leggendaria rabdomante ed è stata messa in pista a novembre 2019 in concomitanza della Borsa internazionale del turismo esperienziale di Venezia. Nelle colline del Prosecco ha progettato un tour esperienziale tra cantine dedicato alla storia del nostro vino e alla tradizione locale, pensato in esclusiva per una società di noleggio con conducente e tour operator che verrà commercializzato all’estero presso i suoi clienti stranieri.