Coraggioso fu già organizzare l’edizione 2020, quando in Italia l’estate era trascorsa senza grandi appuntamenti pubblici e tra tanti timori, e in autunno il paese era ripiombato nella seconda ondata, costringendo il governo ad adottare la divisione in fasce colorate.
Fu proprio ad ottobre scorso che il Direttore Generale del Social World Film Festival Giuseppe Alessio Nuzzo organizzò nella prestigiosa cornice di Villa Giusso il decennale tra eventi da remoto ma con la presenza fisica di alcuni ospiti, tra cui Gaia Girace, madrina vicana in terra di Vico Equense.
Coraggio, dunque come quello che a fine del 2020 spinse la macchina del Social ad immaginare già l’edizione successiva, estate 2021, quanto più in presenza possibile.
Riavvicinare dunque il pubblico al cinema. Questo il messaggio passato dall’11 al 18 luglio a Vico Equense, grazie ad una programmazione di 20mila minuti di proiezioni in due sale e ondemand, con ben 600 opere selezionate tra lungometraggi, documentari, cortometraggi e opere audiovisive tra presenza e visione online, con 32 in anteprima assoluta o europea, provenienti da 52 paesi dei 5 continenti, e 90 eventi tra incontri, dibattiti, masterclass, attività con le giurie.
Sul tappeto rosso del Complesso Monumentale Ss. Trinità e Paradiso, l’Arena Fellini, hanno camminato i grandi protagonisti del piccolo e del grande schermo, come Silvio Orlando che ha ricevuto il Premio alla Carriera. L’attore napoletano, tra i volti più importanti del cinema Italiano, ha anche incontrato i giovani della Mostra Internazionale del Cinema Sociale e posto la sua firma sul Wall of Fame, monumento al cinema che custodisce i calchi in bronzo degli autografi dei più grandi artisti passati al festival come Claudia Cardinale (presidente onorario dell’ente festival), Giancarlo Giannini, Valeria Golino, Ornella Muti, Luis Bacalov, Valeria Golino, Leo Gullotta, Franco Nero, Maria Grazia Cucinotta.
Tutte le sere il pubblico ha avuto la possibilità di scegliere tra due schermi. Quello dell’Arena Fellini ha proiettato i grandi successi della passata stagione, mentre la programmazione della Sala Troisi del teatro Mio è stata dedicata agli incontri d’autore. Il regista Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore del festival: «Da undici anni il Social World rappresenta uno sguardo al passato con gli omaggi ai maestri che hanno fatto la storia del nostro cinema, la valorizzazione dei protagonisti del presente e le occasioni per i talenti del futuro. La Mostra, definita da Claudia Cardinale come “il festival più emozionante al mondo”, immerge lo spettatore in un’atmosfera “magica” con la mission unica di avvicinare ed educare il pubblico all’audiovisivo, sempre gratuitamente per riuscire a raggiungere tutti, e mai come adesso bisogna tornare alla “vita”, tornare in sala. Siamo già a lavoro per l’edizione 2022 che come sempre emozionerà travolgendo le strade di Vico Equense al tema “Uguaglianza. Identità, parità, consonanza”».
Un grande amore per il cinema declinato che parte con gli omaggi del passato. Il festival infatti, è stato inaugurato da una mostra sui “100 volti di Marcello Mastroianni”: una panoramica sui suoi oltre 140 film dalla commedia sentimentale al dramma, dalla satira di costume al film storico fino ad arrivare al grottesco e una retrospettiva a cura di Rai Teche con le sue interviste più belle. Tutte le sere sono state aperte da un omaggio a Raffaella Carrà.
Tutti i giorni collegamenti con il Festival di Cannes, un ponte virtuale tra le due rassegne cinematografiche, con la giornalista Alessandra De Tommasi, per commentare i film in concorso e gli ospiti. Quattro le dirette quotidiane con approfondimenti e interviste agli ospiti sul sito, sui social e sul canale YouTube. Sul portale web www.socialfestival.com/live è stato possibile fruire delle opere anche da casa gratuitamente.
E poi occasioni concrete per giovani autori grazie a masterclass, workshop e al Mercato Europeo del Cinema Giovane e Indipendente, salotto dell’industria cinematografica tra dibattiti, conferenze, incontri e una video library digitale che ha visto importanti professionisti dell’industria cinematografica, produttori, distributori e registi provenienti da vari Paesi, incontrarsi per discutere sulle nuove opportunità per talenti emergenti, tra cui Marco Belardi di Lotus Production e Davide Ringoli di Sky Italia.
Tanti gli ospiti di questa edizione: Pina Turco (madrina 2021), Massimo Boldi, Paolo Ruffini, Luka Peros (il Marsiglia de “La Casa di Carta”), Ludovica Nasti, Nunzia Schiano, Guglielmo Poggi, Caterina Shula, Antonio Milo, Gianfranco Gallo, Gigi Savoia, Antonella Morea, Gianni Parisi, Rosalia Porcaro. Gino Rivieccio.
I PREMIATI DELL’11ESIMA EDIZIONE
La “Giuria di Qualità Lungometraggi” ha tributato il Golden Spike Award come miglior film internazionale a “Shorta” di Frederik Louis Hviid e Anders Ølholm con menzione speciale a Zaza Buadze e Ratha Makeenkova per la sceneggiatura di “Mother Of Apostles” di Zaza Buadze, e a Milena Pribak per l’interpretazione in “A handful of water” di Jakob Zapf.
La “Giuria Giovani”, composta da giovani dai 21 ai 35 anni, ha scelto come miglior regia quella di Emanuela Rossi per “Buio”, film che si aggiudica anche il riconoscimento alla miglior fotografia di Marco Graziaplena, alla miglior attrice Denise Tantucci. Altri tre premi per “Shorta”: miglior attore sia Jacob Lohmann che Simon Sears, miglior sceneggiatura quella di Frederik Louis Hviid e Anders Ølholm, miglior montaggio per Anders Albjerg Kristiansen. Miglior colonna sonora è quella di Roman Grygoriv e Illia Razumeikoper in “Mother Of Apostles” di Zaza Buadze.
La “Giuria di Qualità Cortometraggi”, presieduta dal produttore Marco Belardi di Lotus, ha scelto come miglior corto internazionale “I am afraid to forget your face” di Sameh Alaa con menzione alla sceneggiatura di Emanuela Ponzano e Simone Riccardini per “Una nuova prospettiva” di Emanuela Ponzano, alla regista Valentina Casadei per “Giusto il tempo di una sigaretta”, e al film “The Game” di Roman Hodel.
La “Giuria Ragazzi”, composta da ragazzi campani dai 13 ai 20 anni, ha scelto come miglior regia quella di Ryan William Harris per “Eggshell”, film che si aggiudica il riconoscimento anche per il miglior montaggio di Corrado Marengo. La miglior sceneggiatura è quella di Cristina Spina per “500 calories”. Matteo Olivetti è miglior attore per “Giusto il tempo di una sigaretta”, film che ottiene anche la miglior fotografia grazie a Luca Nervegna. Yvonne Woods per “500 calories” e Sasha Watson-Lobo per “Mousie” di David Bartlett, vincono ex-aequo la palma come miglior attrice. Miglior colonna sonora sia quella di Jack Arnold per “Mousie” che quella di Teho Teardo per “Una nuova prospettiva”.
La “Giuria di qualità documentari”, presieduta dal regista Gianfranco Pannone, ha scelto come miglior documentario internazionale “This Rain Will Never Stop” di Alina Gorlova con menzione speciale per “Errance Sans Retour” di Mélanie Carrier e Olivier Higgins. La “Giuria Studenti”, formata da studenti del territorio campano, ha decretato come miglior regia quella di Sean Bloomfield per “Love Reaches Everywhere”, miglior sceneggiatura quella di Remi Brachet per “The End Of Kings” e miglior forografia di Renaud Philippe e Olivier Higgings per “Errance Sans Retour”.
Nella sezione “Focus” la Giuria di Qualità ha scelto il lungometraggio “Amare Amaro” di Julien Paolini con menzione speciale a “Gelsomina Verde” di Massimiliano Pacifico e all’attrice Maddalena Stornaiuolo, e il cortometraggio “Le Mosche” di Edgardo Pistone con menzione speciale a “Quasi Ora” di Luigi Pane e all’attrice Lisa Visari, mentre per la Giuria Giovani vince il lungometraggio “La vacanza” di Enrico Iannaccone e il cortometraggio “La Napoli di mio padre” di Alessia Bottone. Il Premio Rai Cinema Channel, che consiste nell’acquisto dei diritti pari a 3mila euro, va a “Ropeless” di Andrea Carrino.