Tutto pronto per la XXVI edizione del Festival Ethnos: nove giorni di musica e non solo: spazio anche a danza, teatro e cinema. In alcune tra le più celebri Ville Vesuviane in tre week end di fine estate ospiteranno artisti italiani e internazionali, provenienti da Spagna, Portogallo, Francia, Albania e Haiti.
Villa Vannucchi, Parco sul mare di Villa Favorita, Reggia di Portici, Villa delle Ginestre, Villa del Parnaso, Villa Bruno, sono i siti che faranno da cornice al Fetival Ethnos
Il festival Ethnos 2021, programmato e co-finanziato dalla Regione Campania attraverso Scabec e dal Mic – Ministero della Cultura, è organizzata da La Bazzarra, con il contributo dei comuni di San Giorgio a Cremano e Torre Annunziata e in collaborazione con i comuni di Ercolano, Portici, la Fondazione Ente per le Ville Vesuviane, la Banca di Credito Popolare e il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Tra gli ospiti attesi quest’anno: la nuova stella del jazz europeo Elina Duni, la regina del punky voodoo Moonlight Benjamin, le portoghesi Amara quartet in un inedito incontro con la cantante partenopea Monica Pinto, i Fratelli Mancuso, vincitori della Targa Tenco 2021 per il miglior album in dialetto, Birkin Tree e il progetto A Sud di Bella Ciao con Riccardo Tesi, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Alessio Lega, Nado Citarella, Maurizio Geri, Gigi Biolcati e Claudio Carboni. In programma anche lo spettacolo itinerante di danza contemporanea Nobile Popolare con Ashay Lombardo Arop e Maristella Martella con musica dal vivo di Lavinia Mancusi.
A inaugurare l’edizione 2021 del festival Ethnos – che si terrà in piena sicurezza e nel rispetto della vigente normativa anti Covid – sarà il gruppo Lingua Madre (Elsa Martin, il Duo Bottasso e Davide Ambrogio) protagonista di un inedito omaggio a Pier Paolo Pasolini. Una produzione originale del festival dal titolo Un canto per Pasolini, in scena a Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano (inizio ore 21, ingresso 5 euro).
Sempre a Villa Vannucchi l’11 e 12 settembre spazio alle nuove realtà artistiche italiane con le finali di Ethnos GenerAzioni, concorso rivolto agli under 35 (inizio ore 20, ingresso 5 euro).
Sabato 11 tocca ai cinque finalisti della sezione musica e ai tre della sezione cinema.
Domenica 12, invece, ai tre finalisti della sezione teatro e ai tre della sezione danza.
Sempre il 12 settembre, il parco sul mare di Villa Favorita a Ercolano accoglierà l’ensemble spagnolo Marala. Le tre cantanti – una catalana, una valenciana e una maiorchina – saranno protagoniste di un doppio concerto (ore 18 e 19.30 – ingresso 5 euro), con ascolto in cuffia, che condurrà gli spettatori in una suggestiva e coinvolgente esperienza sonora, grazie all’utilizzo del microfono binaurale.
Tre sono invece le nuove produzioni originali volute e realizzate dal festival, la prima dedicata a Pasolini in vista del centenario della nascita che si celebra nel 2022. La seconda “Passion’e Saudade” dedicata all’incontro tra la il fado portoghese e la canzone classica napoletana: un progetto di collaborazione internazionale tutto al femminile con Amara Quartet e Monica Pinto. La terza “Nobile Popolare”, dedicata alla danza contemporanea che reinterpreta la cultura popolare e la sua nobile essenza. Ha spiegato il direttore artistico del Festival Ethnos, Gigi Di Luca: Ethnos è un festival che vuole raccontare il tempo presente e che cerca con sguardo ottimista il futuro, con la consapevolezza di ciò che la tradizione ci ha donato. Il presente è affidato ai giovani, quelli di Ethnos Generazioni, tanti che si sono iscritti al concorso, che rileggono e trasferiscono nella loro arte, il sociale con i suoi bisogni e le sue bellezze.
Nonostante le restrizioni dovute al Covid, Ethnos non rinuncia a proporre artisti internazionali come Moonlight Benjamin da Haiti o Elina Duni, in un solo poetico ed evocativo che fonde sonorità popolari e jazz. Il gruppo spagnolo Marala che ci accompagna in un viaggio emotivo e le già citate Amara Quartet, l’unico quartetto di fado interamente composto da donne. Poi i nomi, quelli storici, della musica popolare italiana: i Fratelli Mancuso, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Nando Citarella e Birkin Tree, l’unico gruppo italiano di Irish music invitato nei principali festival di musica celtica.
Il Festival Ethnos è una manifestazione artistico-culturale ideata per promuovere la conoscenza delle “culture e arti del mondo”. Nato nel 1995 con l’intento di recuperare le tradizioni popolari dell’area vesuviana, nel corso degli anni il festival ha allargato il suo raggio di azione, diventando uno dei maggiori appuntamenti dedicati alla world music in Italia.
La kermesse ha, inoltre, sviluppato progetti collaterali come Ethnos per le Scuole, il Premio Ethnos e più di recente Ethnos Italia – dialoghi musicali per un contagio popolare – realizzato in streaming lo scorso anno durante il lockdown.
Tra gli artisti che si sono esibiti al festival Ethnos nel corso di questi 26 anni: Miriam Makeba, Gilberto Gil, Mercedes Sosa, Rokia Traorè, Ryūichi Sakamoto, Anouar Brahem, Khaled, Dulce Pontes, Buena Vista Social Club, The Cheftains, Bombino, Oumou Sangaré, Aynur, Omar Sosa, Fatumata Diawara. Oltre a grandi nomi del panorama musicale italiano come Angelo Branduardi, Enzo Avitabile, Vinicio Capossela, Ivano Fossati, Teresa De Sio, Mauro Pagani, Eugenio Bennato, Moni Ovadia, Ambrogio Sparagna, Nuova Compagnia di Canto Popolare, solo per citarne alcuni.
Per assistere ai concerti della XXVI edizione di Ethnos è previsto un biglietto d’ingresso con prezzi popolari di 5 e 10 euro, che rispecchiano la volontà di un festival accessibile a tutti. L’accesso ai concerti è consentito agli spettatori in possesso del Green Pass o con il tampone negativo eseguito non oltre le 48 ore precedenti l’evento.