Sabato 9 aprile prossimo è la data prescelta per l’inaugurazione di Procida 2022. L’anno da Capitale italiana della cultura sarà aperto con cerimonia ufficiale – dopo lo slittamento del gennaio scorso causa covid – alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sull’isola e nell’intera Campania cresce l’attesa per l’avvio di un cartellone di eventi già ricchissimo, modificato ed adattato alle nuove esigenze dettate dallo slittamento di qualche mese del programma.
Il programma di Procida Capitale:
la cultura non isola
150 eventi distribuiti in 330 giorni di programmazione: l’anno della nuova Capitale Italiana della Cultura inizia il 22 gennaio. Coinvolti 350 artisti di 45 Paesi differenti. Dimensione internazionale, co-creazione, inclusione ed ecosostenibilità le parole-chiave
44 progetti culturali (di cui 34 originali), 150 eventi distribuiti in un cartellone di 330 giorni di programmazione, 350 artisti provenienti da 45 Paesi differenti del mondo e il coinvolgimento diretto di oltre 2000 cittadini, con la rigenerazione di 7 luoghi simbolo dell’isola.
La cultura non isola
Il programma di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 è suddiviso in 5 sezioni declinate con cinque verbi – Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida impara, Procida innova – sotto un unico tema, La cultura non isola, ideato prima della pandemia e oggi più che mai attuale, che pone l’isola come luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. Vengono sviluppate tre categorie di progetti: Progetti Faro, che favoriscono processi di trasformazione, rigenerazione e rivitalizzazione urbana; Progetti Ancora, che approfondiscono le eredità culturali, con un forte impulso dalla dimensione locale alla visibilità nazionale ed internazionale; Progetti Comunità, volti a promuovere, facilitare e costruire comunità solidali, capitale sociale e beni relazionali.
Prima isola scelta dal Ministero della Cultura, in virtù del suo progetto, nato con un percorso di co-creazione che ha coinvolto la cittadinanza e che è stato ritenuto capace di rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese, Procida – la più piccola tra le tre isole del golfo di Napoli – inaugura il suo anno da capitale ad inizio aprile, con un evento di 8 ore che, ispirandosi alla suggestione dei miti del mare, partirà dalla terraferma, attraverserà il golfo di Napoli per giungere sull’isola, coinvolgendo la comunità isolana attraverso performance teatrali e parate.
L’anno da Capitale è, per Procida, il compimento di un lungo percorso avviato con la presentazione della candidatura e che ha già registrato tappe significative, come la prestigiosa mostra “PANORAMA” di Italics dello scorso settembre, lo sviluppo di una eterogenea rete di collaborazioni nazionali e internazionali – con Enit Agenzia Nazionale del Turismo, il Consolato Generale USA di Napoli, il Forum Austriaco di Cultura a Roma, fino alla recente sottoscrizione di un protocollo di intesa con la RAI Radiotelevisione Italiana S.p.a. -, la selezione quale best practice nell’azione “Cultural Heritage in Action” in Finlandia e l’avvio di un importante programma volontari che prevede preziosi scambi con Matera e Parma.
Un consistente impatto mediatico è stato generato intorno all’isola e al progetto: un italiano su due già a luglio sapeva che Procida sarà Capitale italiana della Cultura nel 2022 (indagine Doxa promossa dalla Regione Campania), ne hanno parlato anche, tra gli altri – New York Times, CNN e The Guardian – National Geographic ha scelto Procida quale una delle 25 mete da visitare nel mondo nel 2022.
La governance di Procida Capitale Italiana della Cultura vede insieme il Comune di Procida e la Regione Campania in un accordo di collaborazione, che si è tradotto nella creazione di una cabina di regia per il coordinamento, la realizzazione e il monitoraggio degli interventi.
“Con l’assegnazione del prestigioso riconoscimento – spiega il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – è stato premiato un progetto bellissimo, un programma di sviluppo – non solo locale – a base culturale e di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale dell’isola e della Campania, a cui Regione e Comune hanno fortemente creduto”.
La Regione ha già programmato, per rendere realizzabile il progetto di Procida Capitale della Cultura 2022, lo stanziamento di 8.730.412,63 euro, cifra destinata allo sviluppo del programma culturale, alla realizzazione di interventi integrativi e complementari per la valorizzazione del patrimonio culturale campano e a opere infrastrutturali di rilievo, primo fra tutti il restauro e la riqualificazione di Palazzo d’Avalos. Inoltre, la Regione assicura il potenziamento dei trasporti via terra e via mare nonché dei servizi sanitari affinché il programma culturale si svolga in sicurezza, nel pieno rispetto delle regole anti-covid. Il Ministero della Cultura ha stanziato per Procida Capitale 1 milione di euro.
“Siamo orgogliosi di poter rappresentare l’Italia dei borghi e delle piccole isole, l’intero golfo di Napoli e la Campania, e lo faremo con un programma in grado di valorizzare la nostra identità e lasciare una profonda eredità culturale anche negli anni a venire”, sottolinea il sindaco di Procida, Dino Ambrosino.
“Procida 2022 non sarà una ‘Disneyland’ degli eventi culturali ma un importante acceleratore della crescita del territorio, in chiave sostenibile e nel pieno rispetto del suo paesaggio. – spiega Agostino Riitano, direttore di Procida 2022 – Ci siamo svincolati dagli schemi tradizionali di narrazione di un progetto culturale inteso come intrattenimento, piuttosto abbiamo raccontato i processi di innovazione sociale dando centralità alla vita urbana orientata dalla cultura. Siamo consapevoli di avere generato in questi mesi di duro lavoro un importante attrattore culturale: per questa ragione abbiamo lavorato per attuare una politica pubblica di sviluppo locale a base culturale e non un mero evento, seppur grande. Siamo stati protagonisti di una pagina epocale della storia delle politiche culturali nazionali, soprattutto ci siamo distinti per aver puntato su quattro principi chiari: responsabilità, non è sufficiente agire, è necessaria la consapevolezza delle ricadute; cooperazione, collante generativo di valori e scambi; economia del dono, dinamica circolare e sistematica del dare e ricevere; intelligenza collettiva, le opinioni differenti sono una forza. Procida 2022 lascerà un’importante eredità culturale materiale e immateriale all’isola, alla Campania e al Paese”.
La dimensione internazionale
La dimensione internazionale del programma si traduce in progetti come la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterrraneo (BJCEM – Biennale desJeunesCréateurs de l’Europe et de la Méditerranée) con i progetti The Tending of the Otherwise (giugno-settembre), che coinvolge 25 giovani artisti dell’area euromediterranea e Is.Land, programma di residenze diffuse per cinque giovani artisti internazionali (settembre).
Il tema dell’insularità ispira invece il progetto Echi delle distanze (maggio-settembre), che coinvolge musicisti provenienti da isole di tutto il mondo – dal Madagascar a Taiwan, da Creta a Papua Nuova Guinea- stimolati dall’incontro con un’altra comunità isolana, quella di Procida. Con Amìh (ottobre-novembre), 15 musicisti provenienti da diversi Paesi del mondo si riuniscono a Procida per sviluppare un linguaggio comune attraverso la musica, dando vita a uno spettacolo musicale per orchestra e teatro ispirato all’isola e ai suoi silenzi, da portare in tournée nelle più importanti città italiane.
Co-creazione e racconto: l’isola è protagonista
Il processo diventa evento, la restituzione al pubblico è l’ultimo tassello di un percorso. E Procida si racconta anche con le voci dei suoi cittadini, i residenti e quelli temporanei, i turisti che scelgono di trascorrervi qualche giorno.
La cittadinanza è protagonista, per esempio di uno dei grandi riti identitari dell’isola, I misteri del Venerdì Santo (15 aprile), che prevede – attraverso l’appassionato talento dei maestri artigiani dell’isola e con il coinvolgimento delle nuove generazioni – l’allestimento di manufatti ispirati alle storie del Vecchio e Nuovo Testamento, portate il processione per le vie dell’isola.
Con Voci al vento (14 e 21 luglio), per esempio, le storie dei viaggiatori diretti sull’isola diventano pagine di un diario di bordo, ispirando nuovi racconti che prendono vita dai tetti delle case dei luoghi più suggestivi dell’isola.
Con Happening of Human Books (maggio-settembre) 180 cittadini di tutte le età, guidati dal regista Armando Punzo della Compagnia della Fortezza, interpretano ciascuno una pagina de “L’immortale” di Jorge Luis Borges, capolavoro sul tema dell’isolamento, del viaggio e della ricerca dell’immortalità, recitando in 22 luoghi simbolo dell’isola.
Agenti critici del cambiamento secondo l’agenda ONU 2030, i bambini diventano – con Procida 2022 – anche progettisti: con Restart from the future (giugno-settembre) la Scuola di Architettura per Bambini – curata da Farm Cultural Park – mette in relazione i bambini procidani con i principali studi internazionali di architettura, per realizzare 7 architetture sociali pensate e concepite da bambini per altri bambini, che resteranno come opere permanenti nell’ex tenimento agricolo di Palazzo D’Avalos.
Con Accogliere ad Arte gli operatori del turismo stanno partecipando a un percorso di incontri formativi e riscoperta del proprio patrimonio culturale; con Nutrice(8 maggio; 3, 4 e 5 giugno;1, 2 e 3 luglio, 5, 6 e 7 agosto; 2 e 4 settembre; 7, 8 e 9 ottobre) gli isolani accompagnano i “cittadini temporanei” in percorsi alla ricerca di un’esperienza “intima” del processo alimentare, restituendo una rinnovata coscienza dei sapori e della relazione tra uomo e ambiente.
Un anno di grandi mostre
Una serie di grandi mostre attraversa l’anno di Procida Capitale.
I Greci prima dei Greci (giugno-settembre), in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli condivisa con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e il Museo Civico di Procida, racconta – attraverso un percorso diffuso tra i tre siti – il ruolo centrale della cultura ellenica nello sviluppo socio-economico e culturale della Campania e dell’intero Meridione.
Sarà invece il complesso monumentale di Palazzo d’Avalos, uno dei luoghi della rigenerazione di Procida 2022, a ospitare SprigionARTI (maggio-dicembre), una mostra di arte contemporanea con opere site-specific di JanFabre, Andrea Anastasio, Francesco Arena, Foma Fantasmacon la curatela di Vincenzo De Bellis e Agostino Riitano.
La fotografia è protagonista del progetto Abitare metafisico (ottobre-dicembre) di Mimmo Jodice, uno dei più grandi fotografi della contemporaneità, le cui opere – in un percorso diffuso che, nell’ex chiesa di San Giacomo, esplora le architetture dell’isola – raccontano l’identità di Procida, indagata dal maestro in uno straordinario percorso pluriennale.
Un altro grande interprete della fotografia contemporanea, Antonio Biasiucci, dà vita alla mostra Una Sola Moltitudine (giugno-settembre), che racconta la condizione di vita dei detenuti dell’ex carcere di Palazzo d’Avalos attraverso suppellettili e indumenti abbandonati.
Il tema dell’ecosostenibilità
I temi dell’ecosostenibilità, della lotta al climatechange e del recupero dell’armonia con il pianeta attraversano l’intero programma culturale: gli eventi sono plastic-free e il tema del riutilizzo ispira una serie di progetti, a partire da Riciclarcere (29-30 settembre), che chiama a raccolta professionisti internazionali del riciclaggio artistico impegnati nella valorizzazione di oggetti in disuso, in primis metalli, bidoni e lamiere.
Un messaggio forte è anche quello de La flotta di carta (29 aprile): migliaia di barche di carta, origami realizzati dagli studenti procidani e flegrei, attraverseranno il golfo di Napoli per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente. A guidarla, l’artista tedesco Frank Bölter, che navigherà su una barca di carta lunga trenta piedi.
Di antropocene e sostenibilità si discute negli incontri Esercizi sul futuro (marzo-dicembre), che chiama sull’isola alcuni tra i grandi pensatori della contemporaneità. La scienza è il filo conduttore di due progetti – La sapienza della folla e Scienza aperta, per una democrazia della conoscenza– che chiamano a raccolta i cittadini affinché contribuiscano ad ampliare la conoscenza di ambiente e natura. E al mare del golfo di Napoli, alla sua tutela e al patrimonio naturale e culturale che custodisce è dedicata la mostra fotografica Watersurface (agosto-dicembre), con scatti subacquei di Pasquale Vassallo, Guido Villani e di Nicholas Samaras, già autore dell’iconica foto di un ippocampo aggrappato a una mascherina.
Procida 2022 è soprattutto inclusione
Procida 2022 sarà un evento inclusivo, in linea con il percorso di co-creazione che ha portato alla redazione del dossier. Lo sarà anche attraverso una serie di progetti esplicitamente immaginati per favorire la dimensione dell’accessibilità, come Tutto per tutti, che propone percorsi di accoglienza per superare i limiti e le barriere delle disabilità. Procida è anche l’isola dell’accoglienza, come testimonia il successo del SAI (sistema di accoglienza integrazione), già Sprar, con ospitalità diffusa per migranti e richiedenti asilo: ad alcuni di loro è rivolto 22 Nodi (1-7 agosto), un programma di attività marinare finalizzato al superamento del trauma delle traversate in mare.
Cinema, letteratura e musica: Procida inventa e ispira
Teatro, cinema, letteratura e musica si declinano attraverso una serie di progetti, alcuni dei quali dal format consolidato, come MarEtica (8-11 settembre), una rassegna che – con l’imprimatur di Alessandro Baricco – intreccia la letteratura con la vocazione nautica-sportiva dell’isola.
E ancora: Procida Racconta (8-12 giugno, direzione artistica di Chiara Gamberale, con il premio Strega 2021 Emanuele Trevi,Giulia Caminito, Campiello 2021, Paolo Nori, Gavin Francis, Donatella Di Pietrantonio e Fabio Genovesi), Artecinema (1-3 luglio, con documentari su Banksy, JanFabre, Pablo Picasso, Marina Abramovic e Renzo Piano), Eruzioni Festival (luglio), Il mondo salvato dai ragazzini (da gennaio ad aprile,un laboratorio creativo ispirato da Elsa Morante per educare i più piccoli alla lettura e alle relazioni attraverso buone prassi condivise, tra gli ospiti l’artista franceseHervéTullet) e il Premio Isola di Procida – Elsa Morante (ottobre).
Cinema e linguaggi visivi sono protagonisti di OndeVisioni (16-18 settembre), il festival dedicato agli immaginari futuri invitando cineasti, artisti digitali, filosofi, storici, antropologi, esperti di multimedialità e transmedialità a confrontarsi con le immagini e offrire riflessioni, spunti, intuizioni, nei luoghi più suggestivi dell’isola.
Con il Coro della Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli, diretto daJosé Luis Basso, i porticcioli di Marina Corricella e Chiaiolella ospiteranno Oper(A)mare (3 e 25 giugno), con la rappresentazione di due opere liriche in forma di concerto e il pubblico che potrà assistervi anche dalle barchette e dai balconi delle case tipiche dell’isola. Con Ritual Project i suoni originali delle celebrazioni rituali dell’isola vengono rigenerati, dando vita a performance artistiche live e attività laboratoriali, anche grazie alla visione e al talento di Pier Paolo Polcari degli Almamegretta; con Il suono del tempo (maggio) tre installazioni sonore, nei pressi dei fari dell’isola, traducono in melodie i dati delle condizioni meteorologiche.