Autori e registi da tutto il mondo per presentare la propria visione del reale. Torna dal 20 al 27 luglio il Faito Doc Festival, per una 15a edizione che vedrà 50 proiezioni di opere da 27 nazioni tra lungometraggi e cortometraggi, in una tendo struttura all’ombra dei castagni, e ancora incontri col pubblico, laboratori, mostre e passeggiate nella natura. Tema di quest’anno sarà “Evasioni”, accrescendo e analizzando attraverso il cinema i cambiamenti della società.
Diretto da Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti, il festival che si svolge sul Monte Faito a Vico Equense, si pone come congiuntura di un luogo “naturalmente cinematografico” con la settima arte, nutrito da uno spirito di allegra fraternità che raggiunge il partecipante, attore o spettatore dell’evento, rendendolo protagonista di una festa culturale.
Serata d’apertura con una dedica a Pier Paolo Pasolini, Andrej Tarkovski e Benjamin Fondane : e la presentazione di “The Jump” della regista lituano Giedrė Žickytė.
«Il festival ha seminato in quindici anni un patrimonio di idee e di valori che hanno ridonato una rilevanza culturale al Monte Faito rigenerando anche lo spirito del territorio e stimolando buone energie e nuove attività sul posto. Il suo scopo di rivelare e valorizzare nuove forme di linguaggi cinematografici per narrare la realtà. Dal cinema diretto all’animazione, dal cinema dell’intimo allo sperimentale, il festival svela al pubblico le qualità del documentario d’autore, genere tutt’ora troppo poco distribuito», così gli organizzatori.
A giudicare le opere in concorso due giurie popolari (con il centro Il Camino e con il Faito Doc Camp), due internazionali, una composta da 9 giovani e l’altra da professionisti quali Giogiò Franchini (montatore, Italia), Brice Giannico (programmatore B.O.F. La Ciotat – Francia), Gaspard Giersé (videasta e archeologo, Belgio), Serena Gramizzi (distributrice e produttrice, Italia), Badra Hafiane (giornalista, Algeria) Olga Lucovnicova (regista, Moldavia).
Tra le novità del 2022 c’è il primo Faito Doc Pitching con il partenariato della SABAM (Società degli autori/autrici e compositori/compositrici Belgi/ghe) per valorizzare e promuovere nuovi talenti. Gli autori saranno seguiti dagli esperti: Massimo Iannetta (Be) regista; Amel Bouzid (Tn) produttrice; Alexandre Cornu (Fr) produttore; Edoardo Fracchia (It) produttore; Simone Fenoil (It) responsabile della formazione della Scuola Holden) e presenteranno il Pitching del loro progetto davanti ai professionisti del festival.
Spazio inoltre alla “biblioteca vivente” con la regista teatrale e formatrice Elisa Frascà, promossa dall’Associazione “Teatro Tocco” di Parma, al quale parteciperanno alcuni residenti del centro terapeutico riabilitativo per la cura delle dipendenze patologiche “Il Camino”. Creata in Danimarca il metodo “the living library” è uno strumento di promozione del dialogo interculturale e di lotta contro ogni forma di discriminazione. Funziona come una biblioteca classica solo che i libri sono delle persone in carne ed ossa che condividono con un lettore la loro visione della realtà attraverso una loro esperienza intima e personale.
Confermata la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli con nove studenti che verranno a fare un’opera di Land Art. Grande l’interesse da parte dei giovani, che alloggiano nel Faito Doc Camp nato per il festival intorno alla “Casa del cinema” grazie agli Amici della Filangieri di Castellamare.
Torna il Faito Giovani laboratorio destinato alla fascia d’eta 7/17 anni, coordinato da Bénédicte Rossetti e animato dalle artiste Céline De Vos e Marianna Miozzo, ricco di sorprese e come ogni anno viene realizzato un film con loro.
Tra gli appuntamenti di questa edizione: Doc Now! a cura di Antonio Maiorino con interviste a registi pluripremiati sui fenomeni più rilevanti del cinema documentario contemporaneo; l’incontro con lo sceneggiatore Stefano Martufi della Scuola Holden sul tema dell’umorismo nella creazione dal titolo “Rido, dunque creo” in dialogo con la psicoterapeuta Maria Anna Rosaria Palattella; il concerto di samba con i musicisti “Amor pela roda” e una immersione nei canti sufi accompagnate della voci di Siamand Jaf e Berthe Tanwo Njole, Ceylan Taci e Antonella D’Amora.
Proposte, come ogni anno, passeggiate naturalistiche e artistiche filmate con l’insegnante e naturalista Nando Fontanella e con la performance “Brevi luoghi mai accaduti/12” di Marianna Miozzo e la danza aerea di Carmen Ciampa e Annalisa Iorio.
In conclusione, evento speciale dedicato al cinema Iraniano con un omaggio alla cineasta e poetessa Fourough Farrokhzad a cura di Chiara Pacifico con la collaborazione di Domenico Ingenito, Javid Sobhani e Matin Sayefi.
Per info https://faitodocfestival.com/
NOTE SUL FAITO. Il Faito è un luogo extraurbano, un Parco naturale situato a 1.131 metri sul mare che abbraccia due golfi, di fronte alla baia di Napoli, il Vesuvio, le isole di Capri, Ischia e Procida… è un paesaggio impregnato di nostalgia, che appare e scompare nelle nuvole. Le virtù sensoriali di questo monte sul mare si prestano a dar vita a proiezioni di documentari di creazione, a proporre incontri e dibattiti, a confrontare sguardi e punti di vista forti e personali sul come raccontare la realtà nel cinema. Il belvedere e la luce cangiante diventano contemporaneamente e grazie al cinema un bel vedere sul mondo nel quale viviamo.