Giunto alla quinta edizione, il Potenza Film Festival torna al suo pubblico dall’1 al 3 dicembre con un nutrito programma di eventi che si svolgeranno prevalentemente presso il Cineteatro Don Bosco e il Polo Bibliotecario di Potenza.
Ideato, promosso e organizzato da Noeltan Arts con il sostegno dalla Regione Basilicata (nell’ambito del I Atto Integrativo Regione Basilicata Sensi Contemporanei “Lo sviluppo dell’industria audiovisiva nel Mezzogiorno”) e in sinergia con partner pubblici e privati locali e nazionali, il Festival vuole continuare a essere una valida esperienza partecipativa di cinema sociale, un evento dedicato al cinema che “agisce” per le persone, il pianeta e la prosperità, raccontando e perseguendo gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030: legalità e giustizia, lotta al cambiamento climatico, comunità sostenibili, inclusione sociale, istruzione di qualità, parità di genere e lotta alle disuguaglianze, consumo responsabile, lavoro dignitoso, innovazione e pace.
Nuovi linguaggi e nuovi autori indipendenti, questi i protagonisti delle quattro sezioni competitive previste: lungometraggi, documentari, cortometraggi e la “Scuola Gira”, sezione dedicata alle opere realizzate dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della Basilicata.
Sono numerose le iniziative che abiteranno il cartellone, dall’1 al 3 dicembre e che popoleranno diversi luoghi-simbolo della città, e in particolare il Cineteatro Don Bosco e il Polo Bibliotecario.
Antonello Faretta, direttore artistico e fondatore del Potenza Film Festival: «Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati, sempre nel solco del cinema di impegno civile, del cinema indipendente, del cinema che si fa megafono di storie necessarie che muovono a racconto delle “urgenze” dei tempi fragili che stiamo vivendo, dopo gli urti della storia che si sono abbattuti, negli ultimi anni su tutto il mondo. È per questo che il Potenza Film Festival sposa e promuove appieno, attraverso il cinema, i valori rintracciabili proprio negli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, provando a favorire tra il pubblico presente in sala, gli autori e i partner del Festival dialogo e confronto su temi quali la lotta alla povertà, il diritto alla salute e al benessere della persona, il diritto per un’istruzione di qualità e la parità di genere, l’inclusione sociale, la lotta alle disuguaglianze, il cambiamento climatico. Sarà una edizione in presenza per contribuire, nel nostro piccolo, nel favorire la ripresa delle sale cinematografiche, devastate dalla crisi che il cinema mondiale sta vivendo per molteplici motivi: tra questi, la disabitudine, iniziata già prima della pandemia, a fruire cinema e audiovisivi, attraverso le piattaforme digitali. Una edizione – quella che con gioia oggi presentiamo – per noi necessaria, utile per provare a piantare un seme in città, attorno a temi importanti e imprescindibili anche grazie al Comitato Tecnico Scientifico e ai tantissimi partner del Potenza Film Festival con i quali abbiamo creato una solida rete di saperi interdisciplinari, al servizio del cinema. L’invito per tutti e per la città intera è di partecipare agli eventi in programma e di “abitare” assieme a noi la sala cinematografica con quello spirito di comunità e partecipazione di cui il cinema e la società in generale – mai come oggi – necessitano».
Adriana Bruno, direttrice organizzativa del PFF: «Lavorare alla produzione di un evento cinematografico come il Potenza Film Festival – che dai suoi esordi si muove nel solco del cinema di impegno civile, del cinema indipendente – è sempre una grande sfida e un’emozione impareggiabile. Organizzare un festival implica sempre un lavoro certosino che deve tenere in equilibrio le esigenze artistiche con quelle produttive e organizzative e che necessita di un continuo lavoro di ricerca e costruzione di sinergie, locali e nazionali. E proprie queste ultime, in questa edizione del festival, si sono sublimate in un partenariato vasto e molto partecipato. Tutti i partner, infatti, sono entrati nelle maglie del festival, iniziando da subito, a condividere con tutto il nostro gruppo di lavoro traiettorie e valori che oggi con orgoglio e gratitudine da parte nostra rappresentano la base, il terreno fertile da cui il Potenza Film Festival riparte con rinnovata forza. Un ringraziamento particolare – oltre al team che con professionalità ed energia ci sta affiancando e supportando nella realizzazione di questa edizione – va a tutti gli studenti, ai dirigenti scolastici e ai docenti delle scuole di Basilicata che hanno aderito con entusiasmo alle attività a loro dedicate e che per noi rappresentano senza dubbio lo sguardo più bello sul nostro festival, con l’auspicio che siano i veri protagonisti delle intense giornate che ci attendono e per le quali prevediamo per loro la gratuità della partecipazione»
Rocco Talucci, curatore Concorso Documentari del PFF: «È un grande piacere poter contribuire a questa edizione del festival: tutti i film che sono pervenuti per la selezione offrono un osservatorio privilegiato sulla situazione del documentario adesso. Sono progetti internazionali, giunti tanto dalla vicina Spagna e dalla Germania quanto dall’Iran. Molti hanno come tema prevalente il “paesaggio”, sia in termini prettamente turistici, sia dal punto di vista della tutela ambientale; alcuni altri, trattano un tema biografico. Il discorso che abbiamo fatto nella selezione è sull’Uomo e sulla reazione che ha davanti a determinate circostanze; si pensi al rapporto tra l’uomo e la sconfitta sportiva, alla reazione di fronte all’imprevisto di un evento di grande impatto come la pandemia e ancora alla reazione a una nuova vita nel racconto dell’integrazione in un nuovo tessuto sociale. Reazioni che portano a un cambiamento e storie che, seppure personali, diventano occasioni universali in cui immedesimarsi».
Gaia Migliaccio, curatrice de “La scuola gira”: «Questa esperienza, per la prima volta all’interno dell’organizzazione di un festival cinematografico, mi sta dando molto, a livello umano e professionale, perché mi sta offrendo la possibilità di interfacciarmi con persone che si occupano di ambiti diversi ma che lavorano per un obiettivo comune e per gli stessi intenti. Così si crea una vera e propria comunità. Osservare un festival dall’interno è davvero una occasione preziosa. La sezione “La scuola gira”, dedicata ai cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della Basilicata, inoltre, si è rivelata una piacevole scoperta per tutti, perché ci ha consentito di avere in risposta dei lavori davvero molto interessanti per qualità e per numero. I ragazzi sono riusciti a fare cerchio intorno agli obiettivi dell’Agenda 2030 e, contestualmente, a proporre le proprie emozioni al pubblico che parteciperà. La presenza di molti studenti, ieri, al tributo a Pasolini ne è una testimonianza tangibile».
Antonello Condelli, esercente del Cineteatro Don Bosco: «Siamo felici di questa collaborazione, ci piace questo fermento intorno al cinema, questo ritrovato interesse nei festival in città e in regione. Il cinema per noi è sempre in primo piano e il Potenza Film Festival rientra con energia nell’idea di cinema come luogo di promozione e di produzione di cultura; una casa aperta alla città, siamo “il tuo cinema in città”, ma non solo. Senza confini e barriere. Non vogliamo passerelle, vogliamo film, da vedere, da scoprire e soprattutto che le persone si appassionino ai film. In sala. Il cinema è prima di tutto “al cinema”, per qualità, emozione e condivisione. Prima, durante e dopo il festival».