Sette domande. Maddalena Stornaiuolo: «Il successo di Mare Fuori? La capacità di empatizzare con le storie dei personaggi. C’è voglia di riscatto e speranza».

Attrice, acting-coach, regista e fondatrice della scuola di recitazione “La Scugnizzeria”, Maddalena Stornaiuolo è l'agente di polizia dell’IPM, nella terza stagione della fortunata serie televisiva.

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Attrice, acting-coach, regista e fondatrice della scuola di recitazione “La Scugnizzeria”, Maddalena Stornaiuolo è il nuovo agente di polizia dell’IPM (Istituto di Pena Minorile), nella terza stagione della fortunata serie televisiva Mare Fuori.

Maddalena – uno dei volti dell’Agenzia PM5 Talent di Peppe Mastrocinque da anni porta avanti con impegno e passione diversi progetti teatrali, cinematografici e televisivi.

Nel 2023 è approdata nel cast di Mare Fuori 3, interpretando l’agente di polizia Maddalena, un ruolo a cui l’attrice napoletana sembra essere molto legata, nonostante sia entrata a far parte di una realtà già consolidata da ben due stagioni.

Nata e cresciuta nelle Vele di Scampia, Maddalena Stornaiuolo, nel 2017 fonda a Scampia, la scuola di recitazione La Scugnizzeria, che offre un’alternativa alla strada agli scugnizzi del territorio e molti dei suoi allievi sono impegnati come attori in diversi film.

Nel 2018 la vediamo Manca nei panni dell’Avvocato Di Giacomo, nella seconda stagione de I bastardi di Pizzofalcone diretta da Alessandro D’Alatri.

Nel 2020 debutta alla regia alla Mostra del Cinema di Venezia (Giornate degli autori) con il cortometraggio Sufficiente, vincitore del Nastro d’Argento (Premio Speciale), mentre nello stesso anno veste il ruolo di acting-coach per il film Fortuna di Nicolangelo Gelormini, con Valeria Golino. Lavora in veste di dialogue-coach per la serie tv L’Amica geniale diretta da Daniele Luchetti.

Nel 2021 rientra nuovamente nella rassegna delle Giornate degli autori con il suo secondo cortometraggio dal titolo Coriandoli, con il quale vince il Premio Cinema Campania, il premio Sulmona Film Festival e una menzione speciale al BAFF.

Nel 2022 ricopre il ruolo di personal dialogue coach dell’attrice Valeria Golino, per la serie Netflix La vita bugiarda degli adulti, diretta da Edoardo De Angelis.

Tra i suoi film ricordiamo la sua interpretazione di Gelsomina Verde – vittima della camorra durante la faida di Scampia – nell’omonimo film diretto da Massimiliano Pacifico col quale vince una menzione speciale come Miglior attrice protagonista al Social World Film Festival.

E ancora Il sindaco Pescatore, film diretto a da Maurizio Zaccaro, regista con il quale aveva già lavorato nel 2008 nella serie ‘O professore, entrambi progetti con Sergio Castellitto.

Abbiamo incontrato Maddalena: è lei la protagonista delle nostre #settedomande

Maddalena, non possiamo non partire dallo straordinario successo di “Mare Fuori”. Sei riuscita, stai riuscendo a darti una risposta a un qualcosa, che nell’universo televisivo nazionale, è senza precedenti?
Credo che lo straordinario successo di Mare fuori sia dovuto a molteplici fattori. Uno fondamentale credo sia la capacità di empatizzare con le storie dei personaggi, anche quelle più atroci. C’è un aspetto umano molto forte. C’è voglia di riscatto, speranza, voglia di andare a prendere “quel mare fuori”.

Qualcuno sostiene che «Mare fuori» è una sorta di «Gomorra» a fin di bene:una riuscita mescolanza tra due generi forti, teen drama e prison drama, cioè storie di ragazzi in una «istituzione totale». Cosa ne pensi?
Credo che in realtà siano due cose molto diverse. Da fan sono innamorata della serie Gomorra, realizzata magistralmente. Penso che Mare fuori si concentri molto meno sul “fascino del male” e lasci più spazio al cambiamento, alla potenza di un’ancora di salvezza per non affogare.

Approdi sul set in una terza stagione di grandi emozioni. Com’è stato entrare a far parte di un gruppo sicuramente già rodato e affiatato?
È stato come esserci da sempre. Sono stata accolta subito, e non potevo desiderare di meglio. C’è un bellissimo affiatamento e questo facilita il lavoro sul set. Entrare a fare parte della famiglia Mare fuori è un sogno realizzato.

Il tuo personaggio è quello dell’agente di polizia Maddalena, col compito complesso di controllare gli umori dei ragazzi con le loro tante storie di marginalità e devianza giovanile all’interno di un contesto pedagogico di rieducazione: come hai lavorato sul tuo personaggio?
Ho cercato di restituire al personaggio di Maddalena tutto quello che in questi anni ho assorbito come una spugna da tutte le volontarie delle varie associazioni con cui sono entrata in contatto. In una comunità per minori, rimasi affascinata da una delle operatrici che era così premurosa, materna verso di loro e rispettata e amata allo stesso tempo. Era “quasi una di loro”.

Parlavo poco fa di rieducazione: sei nata e cresciuta nelle Vele di Scampia, e proprio nel tuo quartiere nel 2017 fondi la scuola di recitazione La Scugnizzeria, che offre un’alternativa alla strada agli scugnizzi del territorio, tra l’altro molti dei tuoi allievi sono impegnati come attori in diversi film. Vuoi parlarci di questa meravigliosa esperienza?
La Scugnizzeria nasce per dare una casa a tutti gli scugnizzi del territorio. Dopo anni di nomadismo, abbiamo sentito l’esigenza di creare un posto dove i bambini e i ragazzi potessero riconoscersi, condividere storie e appassionarsi a dei sogni impossibili. Come ad esempio il sogno di lavorare al cinema, che per chi nasce in un quartiere come il mio sembra quasi follia. Oggi contiamo quasi cento ragazzi, molti dei quali hanno vissuto esperienze che pensavano inimmaginabili. Come quelle di essere protagonisti al Festival di Venezia o lavorare con Valeria Golino.

Attrice, acting-coach, regista: quanto ti piace e affascina questo mondo che vivi a 360° da tutte le sue possibili angolature?
Mi piace da impazzire. Cerco di non perdermi nulla. Credo che avere la possibilità di essere davanti e dietro la macchina da presa sia un vantaggio. Ti permette di conoscere meglio nel dettaglio questo mondo cinematografico.  Non c’è modo migliore che imparare sul campo e sono molto grata per questa opportunità.

Hai lavorato in più ruoli sui set di moltissime produzioni che vedono Napoli protagonista (da I Bastardi di Pizzofalcone fino a La Vita Bugiarda degli Adulti). Cosa affascina di più di questa straordinaria città, da anni oramai al centro del racconto televisivo e cinematografico?
Credo che Napoli sia un set a cielo aperto. In ogni angolo di strada c’è qualcosa che ispira. Qui è tutto così folkloristico, così vivo e pieno che è davvero difficile non esserne catturati.

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