Dantedì, la “divina foresta spessa e viva” raccontata direttamente da Ravenna

La narrazione della speciale giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri direttamente dal notaio Andrea Pentangelo, accanito lettore del sommo poeta che da Ravenna tramanda con passione i versi della Commedia

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Vago già di cercar dentro e dintorno
la divina foresta spessa e viva,
ch’a li occhi temperava il novo giorno,       3
sanza più aspettar, lasciai la riva,
prendendo la campagna lento lento
su per lo suol che d’ogne parte auliva.       6
(Purgatorio, Canto XXVIII, 1-6)
Dante arriva nel Paradiso terrestre, ultima fase della sua ascesa verso il cielo e l’ultima Cantica della Divina Commedia, ispirandosi chiaramente alla pineta di Classe nei pressi di Ravenna, da dove oggi arriva il nostro racconto del #Dantedì 2023.
“Non si comprende fino in fondo la figura di Dante se non venendo qui a Ravenna…” (cit.).
Anche quest’anno, grazie alla voce narrante del nostro amico e lettore, il notaio dott. Andrea Pentangelo, è l’ultima città visitata dal Sommo poeta italiano ad essere cornice del racconto di questo Dantedi.
Ravenna, dove Dante giunse in esilio dopo aver conosciuto le corti dei principali Signori del centro-nord Italia, è lo scenario dal quale anche oggi come ormai da buona abitudine amiamo parlare di questa giornata dedicata alla poesia, alla letteratura, alla lingua ed alla cultura italiana.

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