4 importanti etichette di vini Doc.
15 le aziende che hanno aderito.
13 i Comuni dell’areale : Gragnano, Pimonte, Lettere, Casola di Napoli, Sorrento, Piano di Sorrento, Meta, Sant’Agnello, Massa Lubrense, Vico Equense, Agerola, Sant’Antonio Abate e Castellammare di Stabia.
16 novembre 2023, la data della firma dell’atto costitutivo dell’unione di produttori che ha dato vita al neonato consorzio.
Alla presidenza c’è Raffaele La Mura, produttore di vini nella zona di Gragnano (Poggio delle Baccanti). Il Consorzio servirà a tutelare i vini Gragnano, Lettere e Sorrento, le tre sottozone Dop Penisola Sorrentina.
A marzo 2023 si è tenuta la prima riunione alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo. Da allora l’associazione si è rapidamente trasformata in un vero e proprio Consorzio, la cui nascita è stata sancita dall’atto notarile e sottoscritto ieri nell’aula consiliare del Municipio di Gragnano.
Sotto l’ombrello di un unico marchio vengono così riuniti produttori e cantine che vanno dai sei Comuni del comprensorio penisola sorrentina fino all’area stabiese e dei Monti Lattari ricadente in provincia di Napoli.
Gragnano frizzante, Lettere frizzante e Sorrento (fermo) per i rossi della Doc; il bianco Sorrento (fermo) chiude il poker delle principali etichette presenti nel Disciplinare, approvato da anni dal Ministero competente (l’ex MIPAAF).
Grazie all’impegno della Regione Campania, che ha istituito una cabina di regia per il vino per aiutare la promozione e affiancare le piccole e grandi aziende del settore, si è giunti alla costituzione del Consorzio.
La priorità, appunto, è quella di ricominciare dal disciplinare – varato nel 1994 – che andrà rivisto e attualizzato. La nuova entità associativa avrà poi un ruolo fondamentale nel rilancio del turismo enogastronomico in tutta la zona, da Gragnano alla Penisola Sorrentina, affidando ad una tutela più efficace della Dop anche il richiamo enoturistico verso una zona da troppi anni inespressa sotto tale aspetto, per vari motivi.
Un po’ perchè strangolata da altre forme di produzione agricola e da cultivar prevalenti in una zona di per sè già povera di uve da vino; un po’ per la mancanza di coesione fra le realtà produttive, le istituzioni e gli altri stakeholders locali (vedasi il recente “scontro” creatosi nel gennaio 2023 fra Gragnano ed i sindaci dei sei Comuni della penisola sorrentina, finito alla ribalta delle cronache di settore – ndr).
Il tutto, nei mesi in cui la Regione Campania si appresta a rendere concreta la prospettiva della Doc unica Campania per i vini prodotti nel territorio delle 5 province.
Rivitalizzare il settore vitivinicolo nella zona sorrentina e dei Lattari, dunque, sarà probabilmente il passo successivo del Consorzio, dopo una doverosa revisione del disciplinare di produzione. In bocca al lupo al presidente La Mura ed a tutti i produttori.