Il progetto vincente per la Capitale italiana della cultura 2026 è quello della Città Multiverso. Questo il titolo del dossier con cui L’Aquila, in Abruzzo, ha appena ottenuto il pass per progettare la sua ricostruzione culturale – dopo quella materiale – a 15 anni dal terremoto dell’aprile 2009.
In presenza del sindaco Biondi, che ha incassato di recente anche il sostegno della vicina Rieti, nel Lazio, proclamazione avvenuta poco fa nel corso della cerimonia di investitura presso la sala Spadolini presso il Ministero della Cultura a Roma.
Dal presidente di giuria, Davide Maria Desario, l’appello al ministro affinchè gli altri 9 progetti non risultati vincenti non vadano persi. Inoltre, dagli stessi giurati in commissione arriva l’input per l’integrazione dei futuri bandi con un riconoscimento anche alle città finaliste.
Le nove concorrenti che hanno presentato i loro dossier in due audizioni pubbliche, che si sono svolte il 4 e il 5 marzo scorsi, sono state :
Agnone (Isernia), “Agnone 2026: Fuoco dentro. Margine al centro”;
Alba (Cuneo), “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”;
Gaeta (Latina), “Blu, il Clima della cultura”;
Latina, “Latina bonum facere”;
Lucera (Foggia), “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”;
Maratea (Potenza), “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”;
Rimini, “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”;
Treviso, “I sensi della Cultura”;
Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena), “Valdichiana 2026, seme d’Italia”.
Dal prossimo anno, come affermato dal ministro Sangiuliano, anche il nuovo bando per Capitale dell’arte contemporanea, accanto a quelli di Capitale del libro e di Capitale della cultura, ormai ben radicata nel tempo.
Fra i principali cittadini aquilani degni di nota c’è il giornalista Rai Bruno Vespa. In città si prepara intanto la festa che ha il sapore della rinascita, dopo gli anni di incubo vissuti dall’intera zona devastata dal sisma 2009.
Complimenti a L’Aquila e all’Abruzzo. In bocca al lupo !
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“Tutte le città che hanno partecipato alla competizione dovrebbero essere Capitali della Cultura, e personalmente vorrei che fossero tutte premiate per la loro bellezza. L’Italia ha una grande ricchezza e tantissimi luoghi che meritano un viaggio. Mi congratulo con la città dell’Aquila che nel 2026 rappresenterà al meglio la nostra Nazione, e accolgo pienamente l’idea di trovare sin da ora, per il prossimo bando, le risorse necessarie per premiare tutte le città finaliste in modo da far vivere questi progetti a lungo”, ha dichiarato Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura.
Queste le motivazioni della giuria, presieduta da Davide Maria Desario, al termine della procedura di selezione:
“Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi. La strategia di spesa indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore. Il palinsesto degli eventi e delle iniziative si sviluppa per l’intero anno e copre tutto il panorama dell’espressione artistica e culturale: cinema, teatro, musica, arti visive. Apprezzata l’attenzione ai giovani che non saranno solo fruitori ma attori. Il progetto adempie agli indicatori del bando, con una buona integrazione tra pubblico e privato. Molto apprezzata la centralità e il coinvolgimento del sistema museale, bibliotecario e universitario. Il giudizio è eccellente”.
IL PROGETTO
L’Aquila Città Multiverso è un ambizioso programma di sperimentazione artistica per la creazione di un modello di rilancio socioeconomico territoriale a base culturale capace di proiettarla verso il futuro seguendo i 4 assi della Nuova Agenda Europea della Cultura: coesione sociale, salute pubblica benessere, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale.
Immaginare L’Aquila come una città multiverso significa vederla come una realtà complessa in cui convivono e interagiscono molteplici dimensioni parallele, una città che apre possibilità inesplorate di creatività artistica e rigenerazione urbana, proprio grazie alla coesistenza dialogante di molteplici dimensioni spazio-temporali e culturali. L’Aquila Città Multiverso potrà così costituire un modello replicabile di sviluppo sostenibile anche per Rieti e per le Aree Interne italiane ed europee. Un modello che ambisca a rimodulare con intelligenza il rapporto tra il centro urbano e una costellazione di piccoli centri dalla forte identità sociale e culturale. Un territorio, in tal senso, ancora vitale e capace di immaginare un progetto di futuro, ma che ha bisogno di una spinta decisiva per aprire un nuovo, vero ciclo generativo.
I 5 filoni Multiculturalità, Multidisciplinarietà, Multitemporalità, Multiriproducibilità e Multinaturalità esploreranno, attraverso un ricco programma di iniziative, la complessità e la ricchezza culturale e ambientale che caratterizza L’Aquila, Rieti e i borghi circostanti. Gli eventi diffusi, oltre a creare un ecosistema favorevole alla creatività, genereranno benefici in termini di inclusione sociale e benessere psico-fisico.
Le nuove produzioni artistiche, l’accrescimento e lo scambio di competenze diffuse, gli spazi rigenerati per la realizzazione delle molteplici iniziative contribuiranno a costruire un’eredità duratura per il presente e il futuro di questo territorio ricco di risorse e potenzialità ancora inespresse. L’Aquila Città Multiverso sarà l’inizio di questo viaggio.