Il vino marchigiano torna protagonista, dopo Vinitaly, anche a Pesaro 2024. Mentre vie e piazze della città di Gioachino Rossini si scaldano con l’arrivo dell’estate, Pesaro entra nel sesto mese del suo anno da Capitale Italiana della Cultura arricchendo il vastissimo programma culturale con un ciclo di degustazioni di vini locali.
E lo fa grazie ad un ampio progetto di branding del cibo e vino che, promosso da Food Brand Marche, porta all’attenzione degli appassionati fra i visitatori della Capitale 2024 le denominazioni d’eccellenza tutelate dai Consorzi del vino di tutta la regione.
Ne abbiamo seguita una in particolare, in questi giorni, condotta dall’enologa Eleonora Marconi – giovane professionista marchigiana con alle spalle una già vasta esperienza, anche all’estero, nel settore del vino.
Sei assaggi di denominazioni varie da tutto il territorio delle Marche, quattro bianchi e due rossi. Il tutto, inoltre, negli stessi giorni in cui è giunta ufficialmente la notizia che dalla vendemmia 2024 il Verdicchio Castelli di Jesi Classico Superiore passerà alla Docg (etichetta che per adesso aveva soltanto la sua variante Riserva).
Proprio uno dei pezzi da 90 del panorama enologico marchigiano appunto, il Verdicchio, è stato al centro della degustazione di Pesaro con una magistrale annata 2021 dai Castelli di Jesi (Casalfarneto). Seguita da una Docg Pecorino Offida 2023, ma preceduta da una Doc Ribona 2022 – vitigno autoctono del maceratese – e dal cugino d’altura ovvero il Verdicchio di Matelica Doc 2022.
Sfumature e sapidità differenti, note floreali e aromi più o meno fruttati, per vini bianchi espressioni di terroir particolari in una regione molto varia, soggetta a condizioni pedoclimatiche talvolta opposte, dal mare alla collina.
I vini rossi – che nelle Marche spaziano dalla Lacrima di Morro d’Alba al Rosso Conero, dal sangiovese dei Colli Pesaresi al Rosso Piceno – arrivano a chiusura di wine tasting.
E sono due : Marche Igt 2020 ottenuto da blend di uve sangiovese e montepulciano prodotto nella zona di Osimo (AN); e infine un’altra grande espressione della Docg Offida, annata 2017 sempre da vitigni autoctoni, in un areale che copre buona parte del sud estremo delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno.
L’evento è parte di un lungo ciclo di degustazioni e si è svolto presso la sede di Food Brand Marche, sita al terzo piano dello storico edificio di Casa Rossini, nel centro storico di Pesaro. Qui ha sede anche la Cantina Rossini ed è visitabile per l’intero arco del 2024 la casa natale del compositore pesarese dell’Ottocento nonchè, fino al 31 luglio, la mostra ”Ritratti rossiniani” dedicata al celebre musicista autore di opere liriche come La gazza ladra e Il barbiere di Siviglia.