Sono i giovani a nutrire il futuro, ma hanno bisogno delle giuste competenze per diventare veri e propri attori di cambiamento.
Da questa premessa proprio oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, parte la campagna per le scuole In Cibo Civitas – Le scuole in azione per il clima, che punta ad attivare giovani studentesse e studenti tra gli 11 e i 19 anni affinché siano veicolo di transizione verso sistemi agroalimentari sostenibili all’interno delle loro comunità. Un percorso formativo che si inserisce all’interno del progetto “In Cibo Civitas: Empowerment, Azioni, Territorio per una cittadinanza che nutre il futuro”, che incentiva comportamenti più consapevoli e una partecipazione attiva dei cittadini per favorire un sistema alimentare sostenibile.
Il progetto è promosso dall’associazione LVIA in collaborazione, tra gli altri, con Slow Food Italia, e riceve il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Educare per promuovere una cultura di rispetto e di pace
«La leva più importante per il cambiamento è la spesa quotidiana», afferma la direttrice di Slow Food Italia Serena Milano. «Esserne consapevoli è un passaggio fondamentale. Per questo è cruciale coinvolgere le ragazze e i ragazzi. Perché domani potranno acquistare cibi che fanno male all’ambiente e alla salute, oppure scegliere alimenti veri, con un legame autentico con il territorio, la cultura, il sapere. Con le loro scelte di acquisto potranno continuare ad aggredire il pianeta o prendersene cura, promuovendo un’economia virtuosa, capace di generare benessere e bellezza, di preservare risorse essenziali come acqua, suolo, biodiversità. E in questi giorni drammatici vogliamo ricordare che ripensare il sistema agricolo e di produzione del cibo, difendere la biodiversità, lottare contro lo spreco alimentare e l’accaparramento continuo di risorse significa anche promuovere una cultura di pace».
«Con le azioni amiche del clima suggerite attraverso la campagna alle scuole di tutta Italia, accompagniamo studenti e studentesse ad assumere un ruolo attivo e decisivo per contribuire a risolvere sfide globali e costruire una società più giusta per le generazioni presenti e future», commenta Ester Graziano, referente dei progetti educativi di LVIA. «Abbiamo costruito un percorso importante pensandolo come un contributo al raggiungimento dell’obiettivo per lo sviluppo sostenibile che punta a un’educazione di qualità in grado di affrontare la complessità dei modelli alimentari sostenibili e le interdipendenze locali e globali del cibo. In questi termini, il coinvolgimento dei docenti è fondamentale per attivare le competenze di cittadinanza attiva delle loro classi».
Come partecipare alla campagna
Il percorso è aperto a tutte le scuole secondarie di 1° o 2° grado d’Italia e ruota intorno a 13 azioni “amiche del clima” a partire dalle quali le classi possono riflettere, discutere, e lavorare costruendo percorsi didattici teorico-pratici. Iscrivendosi alla campagna, infatti, i docenti hanno accesso a una piattaforma riservata da cui possono scaricare 13 articoli di approfondimento su ciascuna buona azione, delle vere e proprie schede didattiche comprensive di suggerimenti sulle attività da svolgere in aula o nel quotidiano per essere costruttori di cambiamento.
A completare il materiale sono cinque podcast originali prodotti da Slow Food che spiegano sette buone azioni insieme a esperti del tema e una formazione su come realizzare video. Infatti, la campagna è arricchita dalla possibilità di partecipare a una challenge finale. Tutte le classi d’Italia che hanno aderito si metteranno alla prova realizzando un video-racconto su una o più azioni a scelta, e solo le sei migliori saranno premiate.
Il progetto “In Cibo Civitas: Empowerment, Azioni, Territorio per una cittadinanza che nutre il futuro” è promosso da Associazione LVIA in collaborazione con Slow Food Italia, Comune di Torino, Comune di Castelbuono, Comune di Firenze, Comune di Forlì, Comune di Cesena, Comune di Cuneo, Comune di Borgo San Lorenzo, ImpactSkills, Università degli Studi di Torino (UniTo), Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione (DISEF) e riceve il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Comunicato Stampa – Slow Food Italia