Storie di cucina slow: in casa Mazzola il connubio Romagna-Costiera, cin cin AIS a base di Franciacorta

Una serata speciale in compagnia di Slow Food Costiera Sorrentina e Capri Aps e del giovane chef Gianmarco Casadei, premiato dalla guida Osterie d’Italia (Slow Food Editore)

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La signora Maria Aprea, chef di casa per La Torre One Fire a Massa Lubrense, protagonista della cena a 4 mani con chef Gianmarco Casadei, direttamente dalla Romagna per una fusione di colori, sapori e tradizioni differenti.

Amelia Mazzola e naturalmente tutto lo staff del locale con vista privilegiata su Capri hanno accolto ospiti e giornalisti in occasione della speciale cena di premiazione a cura di Osterie d’Italia e di Slow Food.
Presente anche la co-curatrice della nota guida Slow Food editore, Francesca Mastrovito.
Il tutto con la degustazione di varie etichette di Franciacorta condotta da Elvira Coppola di AIS Penisola Sorrentina (sommelier e assaggiatrice). Nel wine tasting sono stati spiegati ai presenti gli abbinamenti ai piatti in tavola con alcune pregevoli bollicine della Docg lombarda, rigorosamente dal bresciano, zona Lago d’Iseo.

Spazio per la cucina di mare locale, con pescato del giorno. I pescatori invitati da Amelia Mazzola sono padre e figlio, Donato e Antonino Gargiulo – alla terza generazione di pescatori di Crapolla – per illustrare ai commensali come avviene la pesca tradizionale dei celebri gamberetti: la nassa è un vecchio metodo di pesca e i gamberetti vengono di norma pescati nel periodo compreso tra fine febbraio e fine giugno.


La cena è iniziata con la pizza fritta, cibo da strada della tradizione con Antico Pomodoro di Napoli Presidio Slow Food fornito da ”Il Miracolo di San Gennaro” di Sabato Abagnale.

A seguire gamberetti di Crapolla gratinati in foglia di Limone Massese; tagliatella reale dello chef Gianmarco Casadei – paste fresche fatte a mano con ragù di quinto quarto di galletto.

Riecco quindi la signora Maria e il sous chef Vittorio Terminiello, a preparare la loro pasta mista di Gragnano con cicerchia di Anacapri (Arca del gusto Slow Food) di Vincenzo Torelli – preparata alla Marinara con gamberetto di Crapolla crudo, condito in uscita con un filo d’olio Joleum, un presidio Slow Food da olivi secolari, a cura di Franca Di Mauro (chef de Il Cellaio di Don Gennaro, Vico Equense); a seguire trancio di ricciola locale alla brace agli agrumi massesi, adagiata su scarola riccia, olive caiazzane Presidio Slow Food (dell’Az. Agricola Saecularis) e mentuccia fresca dell’orto di Maria.

Il sorbetto al limone di Massa Lubrense chiude in freschezza la cena prima della la zuppa inglese di Gianmarco Casadei – quest’ultimo insignito dalla guida Osterie d’Italia del Premio Franciacorta ”Vittorio Fusari” dedicato al miglior giovane chef dell’anno. 

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