Basilicata Stories – Le aziende lucane incontrano la stampa

A Napoli il tasting delle principali cantine fra Potenza e Matera, trionfa l'Aglianico Vulture

0
960

Si apre con una calda accoglienza di stampa nazionale ed internazionale la prima esperienza di ‘Basilicata Stories’. Preludio al già rodato evento targato Miriade & Partners sulla Campania del vino, il focus di un giorno sulla regione lucana ha riscosso un notevole interesse di pubblico. Palazzo Caracciolo nuovamente prescelta come splendida cornice per conferenza stampa e degustazione legata alle più rinomate etichette della Basilicata, ma non solo. Dopo dieci anni di duro lavoro, come testimoniato dai relatori di mercoledì 4 aprile scorso a Napoli, la regione sta finalmente ottenendo dei risultati in campo vitivinicolo. Commercializzazione sempre più ampia e successo in forte crescita per le suggestive cantine scavate nel tufo, le grotte tipiche del territorio caveoso compreso fra il Vulture melfese e le colline di Matera.

A raccontare questa terra piena di fascino e di storia, alcuni importanti rappresentanti dell’imprenditoria lucana giunti all’ombra del Vesuvio per celebrare la loro storia. Basilicata Stories è dunque l’evento con cui quest’anno si riaccendono i riflettori sull’alimento vino nel meridione. Dal rosso al rosato fino ai bianchi vinificati in differenti modalità e secondo tecniche particolari, tutto ciò al centro del tasting che ha avuto quale protagonista assoluto l’Aglianico del Vulture. Il vitigno a bacca nera più coltivato dell’area nord lucana, in provincia di Potenza, è stato assaggiato da giornalisti ed esperti del settore grazie alla collaborazione di AIS Campania.

Dal vulcano spento del Melfese, un tempo terra di briganti e set cinematografico per Pasolini già raccontato da noi di Paginasette – http://www.paginasette.it/2017/10/16/vulture-melfese-scenari-dautunno-cinema-natura-storia/ – fino alla provincia di Matera che l’anno prossimo sarà sotto gli occhi del mondo come Capitale Europea della Cultura.

Matera 2019 non è solo Sassi, dunque, ma anche cantine e vino d’eccellenza. La sottozona omonima dove si produce il rosso Matera doc è stata raccontata nel calice in modo da coglierne le varie essenze. Dalla natura più pungente e forte del Primitivo – vitigno pugliese che, dato il confine non lontanissimo con la Murgia tarantina, influenza parecchio anche il Matera doc ; alla sua variante blend, con l’arrivo più recente di Cabernet Souvignon e Merlot, da cui il Moro. Vitigni autoctoni o meno, la Basilicata è senza dubbio terra maggiormente vocata ai rossi, pur non mancando in alcuni casi esempi di aziende che hanno ne tentato – chi più chi meno temerariamente – una serie di produzioni in bianco.

La sala tasting allestita a Palazzo Caracciolo – Napoli

Interessante la Malvasia lucana dalle note più dolci e zuccherine, specialmente nei vini giovani d’ultima annata 2017; più sapido ma elegante nell’aspetto visivo è invece il Greco, non lontano come gusto dal suo più rude e corposo cugino campano d’Irpinia (Tufo) e dalle sfumature tendenti al giallo paglierino. Molto bene la sperimentazione di una cantina del potentino presente in sala quanto ad Aglianico vinificato in bianco, di annata 2014. Il rosato , invece, si presenta per lo più in tonalità cerasuolo, da vinificazione di uve aglianico vulture ma ben lungi dal più rinomato aroma della Puglia salentina, terra di rosè per eccellenza. Insomma un modo per entrare nel vivo della produzione vinicola lucana a 360 gradi, cogliendone l’essenza al di là delle credenze e dei falsi miti sulle potenzialità enologiche del meridione.

 

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

7 − tre =