Vinitaly 2018, a Verona in arrivo grandi tasting per vini antichi

Territorio, ricerca e innovazione. Sono i tre fil-rouge delle degustazioni firmate da Veronafiere-Vinitaly 2018. La magia delle vigne vecchie: Le Donne del Vino presentano vini da viti anche di ottant'anni

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Dieci vini provenienti da vigneti, in gran parte ottuagenari, per esaltare la biodiversità del patrimonio viticolo italiano, la sua complessità e finezza. Una degustazione che cambia la prospettiva produttiva: il restauro del vigneto storico italiano con pratiche capaci di allungare la vita delle piante in contrapposizione ai massicci e frequenti reimpianti degli ultimi 50 anni per vini dal timbro unico. Degustazione domenica 15 aprile, guidata da Ian D’Agata (ore 15 – Sala Tulipano – Palaexpo, ingresso A1, piano -1).
Masi – 30 anni di Amarone a Vinitaly. Il Seminario Tecnico al Vinitaly è l’occasione per un significativo bilancio sul contributo dato dal Gruppo Tecnico Masi alla vitivinicoltura delle Venezie in trent’anni di ricerche e divulgazione. Una degustazione orizzontale–verticale mette in luce le peculiarità dell’Amarone e l’evoluzione tecnico-scientifica che ha trasformato in tre decadi il Rosso della Valpolicella in uno dei vini simbolo del made in Italy nel mondo. Una iniziativa che va appannaggio di tutti i vini da appassimento e che diventa un asset di Vinitaly per la formazione tecnico-scientifica.
“Masi da protagonista ha accompagnato l’intera storia di Vinitaly – sottolinea Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola-. Veronafiere riconosce al 30° anniversario del Seminario Masi il valore aggiunto dell’aver posto all’ordine del giorno annualmente temi scientifici di sperimentazione e ricerca nel campo del vino. Assieme al Gruppo Tecnico Masi, professionalità dell’università e della ricerca hanno accreditato e arricchito i contenuti del Seminario”.
Per Raffaele Boscaini, Coordinatore Gruppo Tecnico Masi: “il riconoscimento di Vinitaly è sempre fonte di nuovi stimoli. Molti segreti dell’Amarone sono stati studiati e svelati nel corso di queste tre decadi; in un’ottica di innovazione nella tradizione si sta pensando ora all’Amarone di domani”.
In degustazione lunedì 16 aprile (ore 15 – Sala Argento1 – Palaexpo, ingresso A2, piano -1), sotto la guida di Ian D’Agata, otto Amarone della Valpolicella Serego Alighieri e Cantina Privata Boscaini di annate dal 1988 al 2007.
Un legame invisibile tra Bolgheri e Pessac-Léognan. Per presentare e spiegare sei tra le più famose etichette Raoul Salama non punta sulle assonanze produttive, ma sceglie il fattore umano e il legame tra i viticoltori di Castagneto Carducci e di Pessac-Léognan, comuni gemellati anche nel reciproco impegno nel realizzare grandi vini.
In degustazione, lunedì 16 aprile (ore 11 – Sala Argento1 – Palaexpo, Ingresso A2, piano -1), Château Malalartic-Lagravière 2009, Domaine de Chevalier 2009, Château Pape Clément 2009, Grattamacco 2010, Ornellaia 2010 e Guado al Tasso 2010, alla presenza dei titolari delle aziende.

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