Coronavirus: sarà l’estate del turismo di prossimità

Secondo Adam Blake, professore di economia presso il Dipartimento del Turismo della Bournemouth University, come riporta in un recente articolo la CNN, il turismo post coronavirus sarà molto diverso rispetto a quello che abbiamo lasciato due mesi fa. Per l'Italia, sarà l'estate della riscoperta dei piccoli borghi, e delle realtà più vicine a casa.

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Il settore del turismo sarà uno dei più colpiti dalla crisi causata dal coronavirus. La ripresa nel settore dei viaggi sarà lenta e molto graduale. Occhi puntati su giugno, con le prime possibilità di muoversi tra le regioni, in attesa di capire in ambito europeo come saranno gestiti ed organizzati gli spostamenti. Insomma, al momento certezze non ce ne sono. Compagnie aeree, agenzie e tour operator, hotel e strutture ricettive, sono quelle che stanno nei fatti, pagando lo scotto maggiore.

In un recente articolo de Il Corriere, si è ipotizzata una partenza fatta di un turismo di prossimità, come è accaduto in Italia negli anni ‘50. Ciò significa un modo di viaggiare fatto di gite fuori porta, escursioni e gite in luoghi di prossimità. Gli italiani inizieranno a viaggiare maggiormente all’interno dei confini nazionali, spesso in luoghi vicino a casa e senza allontanarsi troppo. Molti tour operator stanno comprendendo questo nuovo trend futuro e forzato puntando proprio alla riscoperta del made in Italy. Aspettiamoci, quindi, il ritorno ad un turismo locale, più lento e sicuramente meno votato a luoghi affollati.

Standard più alti per la pulizia e prezzi maggiorati?
Secondo Adam Blake, professore di economia presso il Dipartimento del Turismo della Bournemouth University, come riporta in un recente articolo la CNN, il turismo post coronavirus sarà molto diverso rispetto a quello che abbiamo lasciato due mesi fa. A cambiare saranno soprattutto le richieste dei turisti che pretenderanno molto di più in termini di pulizia.

A tal proposito compagnie aeree, treni ma anche alberghi e strutture ricettive dovranno spendere più denaro per tenere alto lo standard e quindi è ipotizzabile un rialzo dei prezzi. I vettori aerei e i trasporti in genere, che siano treni, bus o aerei, dovranno anche garantire più spazio tra un passeggero e l’altro per evitare i famosi assembramenti che espongono al contagio. Anche questo potrebbe incidere sul rialzo dei prezzi. Secondo Blake, oltretutto, non è difficile immaginare che alti standard saranno richiesti anche agli alberghi e ancora di più alle case vacanza, B&B o le case in affitto tramite AirBnB. Sarà una sfida molto dura in sostanza, già ripartire e dare una spinta agli italiani per rimettersi in viaggio e puntare a nuovi servizi incentrati sulla pulizia maniacale e la distanza sociale.

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