Domenica 17 gennaio si celebrerà la Giornata Mondiale della Pizza 2021. Una data simbolo per gli artisti della pizza, per i maestri pizzaioli che a Napoli solo nel dicembre 2017 hanno visto consacrata la loro arte della verace pizza partenopea, inserita nel novero dei patrimoni immateriali Unesco. Perchè la pizza, quella vera, oltre che un’arte praticata da secoli è ormai una cultura. Un alimento cardine della dieta mediterranea (anch’essa patrimonio dell’umanità, dal 2010).
La particolarità della data scelta per la ricorrenza di domani, 17 gennaio, pare esser legata al culto di Sant’Antonio Abate, da sempre considerato protettore di fornai e pizzaioli.
Raccontiamo la pizza con una storia – prima ancora che con freddi numeri. Parlino ancora una volta le immagini, quelle girate dal nostro prezioso Diego (qui il suo VIDEO)- il quale ha eletto ad abitudine almeno settimanale quella della pizza a pranzo, tra una pausa e l’altra dal suo lavoro. Uno status simble, divenuto ultimamente difficile da confermare a causa delle restrizioni che hanno imposto ai locali in zona rossa o arancione l’apertura forzata solo la sera, con asporto.
In zona gialla, ecco però tornare l’apertura diurna, a pranzo, con servizio al tavolo e ben distanziati, in totale sicurezza. La pizza che vi raccontiamo è quella di Gianni Scotto, un giovane che ha lavorato tanto, che si è fatto da sè. Dopo esperienze in penisola sorrentina con grandi brand della pizza, l’arte della pizza napoletana è stata diffusa dal nostro Gianni anche a Londra, cooperando con i colleghi d’Oltremanica. Non è certo lui l’unico ambasciatore della pizza nel mondo, questo è ovvio.
Oggi però Gianni è tornato a casa sua, dove dallo scorso anno manda avanti con tenacia e sacrificio il brand che porta il suo nome (Artigiani Scotto), nel centro della penisola sorrentina. Qui sforna ogni sera e spesso anche a pranzo (come oggi) le sue pizze, innovando il menù stagione per stagione. E… diciamolo con orgoglio, servendosi ogni mese presso i produttori del Mercato della Terra di Slow Food Costiera Sorrentina e Capri.
LA PIZZA IN CIFRE:
Il piatto è stato tra i più ricercati nel 2019 con un tasso di preferenza da parte degli utenti del +31%. Nel 2020, l’anno che ha stravolto le nostre vite , la passione per la pizza è entrata definitivamente tra le mura domestiche. I trend del momento la danno addirittura tra i piatti più ordinati, complice l’asporto forzato cui la pandemia ci costringe da mesi. I dati di The Fork raccolti a partire dalla riapertura dopo il primo lockdown, quello di marzo 2020, davano il 33% dei ristoranti con servizio delivery e take away primeggiare per il prodotto pizza. Gli utenti stessi hanno messo le mani in pasta, ognuno a casa propria. Tanto che le pizze sfornate fai da te, nel periodo peggiore della crisi sanitaria, sono passate a 2,9 al mese rispetto alle 1,9 del 2019, in media. Naturalmente si auspica un graduale ritorno agli standard precedenti la pandemia. Un settore fondamentale per la ristorazione italiana, che solo nella città di Napoli vedeva accendersi ogni sera più di 1000 insegne, sulla scorta della grande passione che porta in giro per il mondo l’italianità e in particolare la napoletanità.
Buon Pizza Day a tutti, da Paginasette !!!