Giorni intensi e di grandi cambiamenti per l’Irpinia del vino. Avevamo trattato recentemente della triste vicenda legata alla svendita delle Docg Greco di Tufo e Fiano d’Avellino in alcuni punti della grande distribuzione. In quel caso la replica del Consorzio di tutela Vini Irpinia venne affidata al suo presidente Stefano Di Marzo.
Oggi, invece, è all’insegna delle novità che apriamo la nostra finestra sul mondo del vino. Complice la concomitanza del corso Wine Business che entra nel vivo, con discussione proprio ieri sera intorno alle tre Docg irpine (Fiano, Greco Tufo e Taurasi). E con relativa degustazione di tre rappresentanze illustri dalle cantine locali.
Il vino irpino è al centro di un’intensa opera di restyling, durante le ultime settimane, come raccontato proprio ieri dal presidente Di Marzo in collegamento con il corso tenuto dal prof. Giuseppe Festa (UniSa). Da mesi si parlava infatti di costituzione del Distretto Agroalimentare di Qualità in Irpinia, legato ai suoi vini d’eccellenza. Traguardo raggiunto nella giornata dell’11 marzo scorso, con tanto di suggello e nomina del presidente nella persona di Francesco Acampora (cit. fonte : il Denaro).
Il D.a.q. rappresenta un punto di partenza importante per il futuro della zona. Fare rete tra produttori di vino, istituzioni ed attori locali per lo sviluppo è la logica da seguire, come ribadito dal Consorzio Vini Irpinia che ha portato alla costituzione del distretto in cooperazione con il GAL Partenio e la sezione Coldiretti Avellino.
Ulteriore spinta verso innovazione e cambiamento arriva dal logo del Consorzio, annunciato a mezzo canali social. Segnale in più verso il cambio di rotta e la valorizzazione dell’Irpinia nelle sue tantissime qualità e potenzialità.