Giunti presenta “PaperDante”: l’omaggio Disney al sommo poeta

In occasione dei 700 anni della morte di Dante, Giunti Editore presenta il volume celebrativo PaperDante. Per la prima volta viene pubblicato un racconto illustrato Disney ispirato all’infanzia di Dante, ideato, sviluppato e creato in Italia, insieme a due famosissime parodie dantesche: L’Inferno di Topolino di Guido Martina (1949-50) e L’Inferno di Paperino di Giulio Chierchini (1987).

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In occasione dei 700 anni della morte di Dante, Giunti Editore presenta il volume celebrativo PaperDante, in libreria dallo scorso 17 marzo. Per la prima volta viene pubblicato un racconto illustrato Disney ispirato all’infanzia di Dante, ideato, sviluppato e creato in Italia, insieme alle due famosissime parodie dantesche: L’Inferno di Topolino di Guido Martina (1949-50), che inaugurò il genere delle parodie letterarie Disney, e L’Inferno di Paperino di Giulio Chierchini, coadiuvato nella sceneggiatura da Massimo Marconi (1987).

Il racconto illustrato è scritto da Augusto Macchetto, con i disegni di Giada Perissinotto e i colori di Andrea Cagol, e riporta il lettore all’infanzia di Dante, durante una calda e afosa estate fiorentina. Il giovane Durante detto PaperDante (Paperino) è un ragazzino curioso di circa 10 anni che ama leggere e studiare. Il caldo lo porta a trascorrere delle giornate piacevoli nella Villa di Camerata, sul Monte Ceceri, insieme allo zio Alighiero (Zio Paperone) e agli amici Lapo e Caterina. Una domenica pomeriggio, dopo un rigenerante picnic, il giovane PaperDante viene inviato dallo zio nel bosco a raccogliere dell’acqua. Qui, spinto dalla curiosità, si dirige verso l’ingresso di una cava di pietra, da cui gli pare di udire degli strani sussurri… Inizia così un percorso fantastico, con le rime che all’improvviso gli giungono una dopo l’altra alle orecchie… “Mi ritrovai dinanzi a uno gran buio nero, | e le piume rizzaronsi del capo mio | che l’cuor mi prese di terrore vero. | Eppur mi dissi: “E se entrassi, io? […]”

In questo cammino incredibile, nell’antro della terra, tra misteriose e inquietanti creature, rumori e bisbigli, a un tratto compare una figura quasi angelica, una bellissima Paperina nelle vesti di Beatrice, per tutti PaperBice, di cui Dante è infatuato. Beatrice mostra al giovane aspirante poeta la luce e lo spiraglio da cui poter riemergere all’aria aperta. A questo punto, Dante capisce che era proprio la voce di Beatrice che udiva arrivare dall’esterno ad averlo guidato nel suo percorso; la stessa figura che lo accompagnerà idealmente nel viaggio della Divina Commedia qualche decennio dopo.

Il racconto è intervallato dalle illustrazioni di Perissinotto e Cagol e da alcuni versi in terzine che ripercorrono i momenti del viaggio del giovane PaperDante. Il lavoro legato all’illustrazione è il frutto di mesi di lavoro tra autore, redazione e artisti, alla ricerca del “set” perfetto per ambientare ogni scena e, al tempo stesso, regalare al lettore un’atmosfera poetica e romantica, per immergersi al meglio nel mondo e nelle sensazioni del giovane Dante e del suo viaggio.

Una curiosità: l’attuale sede storica di Giunti Editore a Firenze, Villa La Loggia, è l’antica dimora di Brunetto Latini, maestro di Dante, che nella storia la famiglia papera degli Alighieri passa a rendere omaggio prima di raggiungere Villa Camerata. Una sorta di saluto ideale tra due mondi che, in questo racconto sospeso nel tempo, si ritrovano: la culla della cultura, Firenze, con un editore che ne è il rappresentante storico, e il mondo disneyano.

Il volume PaperDante segna anche due ritorni, con la ristampa delle due celeberrime parodie L’Inferno di Topolino e L’Inferno di Paperino.
L’Inferno di Topolino è un’opera immortale, ormai nell’immaginario collettivo di ogni generazione: chi, studiando la Commedia, non si è poi trovato a confrontare gli immortali versi danteschi con le terzine di Guido Martina illustrate da Angelo Bioletto? Era il lontano 1949 quando il magazine Topolino (nato da pochi mesi) pubblicava la prima puntata di quella che sarebbe stata la prima di una lunghissima serie di parodie letterarie disneyane. Topolino-Dante è accompagnato nel suo viaggio da un burbero Pippo-Virgilio: tra un girone e l’altro incontreranno una vastissima carrellata di personaggi Disney, come Paperino, novello Ulisse.
Ne L’Inferno di Paperino (1987), è Archimede-Virgilio ad accompagnare il protagonista, che diversamente dalla precedente parodia, non incontra altri personaggi Disney, ma si trova a osservare le punizioni di chi sta subendo la legge del contrappasso.

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