Luisa Miniero, storie di vita dal regno della Noce di Sorrento – Presidio Slow Food

Direttamente dalla signora Luisa un'interessante storia di lavoro in campagna, di famiglia e di tradizioni. Azienda premiata dalla Fondazione FAST con il 'Minerva 2020'

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Torniamo a parlare di agricoltura, di storie legate alla terra. Lo facciamo riagganciandoci alle esperienze raccontate negli scorsi mesi ed oggetto del Premio Minerva 2020 bandito della Fondazione FAST Vico di Antonio Breglia. Oggi lasciamo alla signora Luisa Miniero la presentazione dell’azienda agricola omonima. Dalle colline vicane, regno della Noce di Sorrento divenuta pochi anni fa Presidio Slow Food, i prodotti e le specialità a km zero dell’azienda protagonista della storia odierna.

Parola dunque a Luisa Miniero: 

la nostra è una piccola realtà agricola, sita Via Raspolo  35 nella frazione Massaquano di Vico Equense. La mia attività è ispirata ad  alcuni principi che, a mio modesto avviso, ritengo fondamentali e che sono stati trasmessi a me e a tutti i miei fratelli e sorelle da mio padre Antonino che ha sempre svolto il suo lavoro di contadino con dedizione e massimo rispetto della natura e dei suoi tempi. Ancora oggi ritornano alla mia mente le sue parole: ”anche se il lavoro del contadino è molto faticoso e non conosce riposo non ci fa vivere nell’agiatezza ma ci consente di sopravvivere”.
Già dagli anni  cinquanta applicava  i principi del riciclo e del compostaggio infatti chiedeva alle  persone che venivano a comprare le verdure di riportare  gli scarti  che venivano utilizzati  come foraggio per gli animali o per il compostaggio. I suoi insegnamenti sono sempre presenti nella mia mente  e cerco di applicarli quotidianamente e che sintetizzo di seguito:
  • stagionalità delle coltivazioni, ogni prodotto della terra ha tempi ben precisi di semina e di raccolto
  • per quanto possibile autoriproduzione dei semi per salvaguardare varietà tradizionali (pomodori da salsa palommelle, da insalata Sorrento, fagioli butirri, taccole ecc.)
  • concimazione esclusivamente  con  stallatico ben maturo
  • consociazione e rotazione delle colture
  • lotta agli insetti nocivi con trappole attrattive e con la protezione ed incentivazione della presenza degli insetti utili ( coccinelle, bombi )
  • pratica del sovescio ( vengono interrate le erbe spontanee)
La produzione è rappresentata  in prevalenza da verdure e, in minor quantità da agrumi, frutta varia  e noci  queste ultime della varietà “Sorrento”  recentemente hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento  Presidio  Slow Food con la denominazione “Noce della Penisola Sorrentina”.

 

 

 

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