Candida Guida in concerto. Da Vico Equense l’omaggio a Luigi Guida e a Dante

"Riportare il maestro Guida nella sua terra d'origine e al di là dei contesti liturgici" questo lo scopo del contralto Candida Guida. L'inno a Dante frutto di una serie di manoscritti ritrovati durante il lockdown

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Candida Guida, la musicista vicana in concerto il 1 agosto

Una insolita rete di storie, di studi e di aneddoti, quella che ci riporta ancora una volta a Dante Alighieri. Nell’anno del 700° dalla sua morte, un nuovo omaggio al poeta della Nazione arriva dalla musica classica, grazie al contralto di Vico Equense Candida Guida .

Il prossimo 1 agosto, ore 19.30 in località San Francesco a Vico Equense, Candida Guida terrà un concerto dal titolo ”Canta il mar” con Maurizio Iaccarino. Un concerto tributo al maestro Luigi Guida (1883-1951), nativo di Vico ed autore dell’opera intitolata appunto Inno a Dante – composta nel 1921 in occasione dei 600 anni dalla morte del poeta fiorentino.

Abbiamo già parlato di Candida lo scorso inverno, quando è stata insignita del Premio Minerva 2020 ai talenti vicani per la categoria Arte e Musica. Oggi, è di nuovo lei a raccontare la storia lunghissima di studio e ricerca che c’è dietro all’Inno a Dante del maestro Guida.

Una singolare ed involontaria similitudine storica con lo stesso Dante, quando nel Paradiso il Sommo Poeta d’Italia rievoca il suo antenato Cacciaguida degli Alighieri. Lontana, ma al contempo vicina quanto a doti artistiche, è la parentela che lega il compositore Luigi Guida – tra i maggiori del Novecento dalla Scuola Lirica Napoletana – alla giovane musicista che ne conferma peraltro il legame di sangue, essendo il maestro un cugino del suo bisnonno.

Il ritrovamento dei manoscritti che hanno poi dato vita ai vari volumi di ‘Mystica’ (editore Armelin – Padova) di cui Candida Guida è curatrice, sono al centro di un lungo lavoro durato tutto il lockdown, quando l’artista vicana era in Svizzera, costretta lì dalla pandemia.

“Portare il maestro Luigi Guida fuori dai contesti liturgici è il mio principale intento” commenta Candida a proposito del ritrovamento sul maestro suo avo. “In tutti i miei viaggi per l’Italia, dalla Pesaro di Gioacchino Rossini alla Bergamo di Donizetti, citando anche Avellino col suo Teatro Gesualdo, ho capito quanto fosse importante per la Cultura la riscoperta dei grandi del luogo” continua riguardo al legame di Luigi Guida con Vico Equense e gli artisti figli di questa terra (cit.) .

Lato gossip dell’intera vicenda artistica, poi, è quello legato al periodo in cui Candida era a Modena, allieva del grandissimo Luciano Pavarotti. Dall’indimenticabile tenore modenese provenne infatti un ricordo di Luigi Guida fra le opere da lui cantate in passato, secondo la testimonianza dell’allora sua allieva Candida. Una serie di storie che ruotano insomma attorno al concerto del prossimo 1 agosto, da Dante a Guida fino ai giorni nostri.

Ultima chicca, a proposito del maestro Guida, viene dal suo recentissimo inserimento all’interno del programma di luglio del Carlo Felice di Genova, uno dei massimi teatri lirici d’Italia. Dal capoluogo ligure alla piccola Vico, per riascoltare finalmente – e dalla voce di un’altra delle sue figlie – i versi del compositore fra i massimi del ‘900 di scuola napoletana ma nato e sepolto proprio nella cittadina costiera.

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