Tra conferme e new entry, la Campania si è aggiudicata il secondo posto tra le regioni più premiate, con 48 ristoranti, (8 con due stelle e 40 con una), alle spalle della sola Lombardia.
Confermate le tre stelle a tutti gli 11 ristoranti in vetta: Enrico Bartolini al Mudec, Milano; Uliassi, Senigallia (AN); Da Vittorio, Brusaporto (BG); Piazza Duomo, Alba (CN); St. Hubertus Rosa Alpina, San Cassiano (BZ); Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio (MN); Le Calandre, Rubano (PD); Osteria Francescana, Modena; Enoteca Pinchiorri, Firenze; Reale, Castel di Sangro (AQ); La Pergola, Roma.
Tra le new entry c’è Savio Perna, chef del ristorante Li Galli dell’Hotel Villa Franca, a Positano. E lo chef Nicola Somma, direttamente dal nuovo ristorante di Antonino Cannavacciuolo, “Laqua Countryside”, a Vico Equense.
In Costiera Amalfitana confermano la stella La Caravella dal 1959 e Glicine (Hotel Santa Caterina) ad Amalfi, Il Refettorio del Monastero Santa Rosa a Conca dei Marini, Il Faro di Capo d’Orso a Maiori, La Serra dell’Hotel Le Agavi e Zass del San Pietro di Positano, Il Flauto di Pan di Villa Cimbrone e il Rossellinis di Palazzo Avino a Ravello, e per finire Re Maurì dell’hotel tra Vietri sul Mare e Salerno, il Lloyd’s Baia.
In Penisola Sorrentina una stella per la Taverna del Capitano a Nerano, per Relais Blu a Massa Lubrense, per Don Geppi a Sant’Agnello, per l’Antica Osteria Nonna Rosa e Maxi a Vico Equense, per Il Buco, Lorelei e Terrazza Bosquet a Sorrento.
«Un risultato straordinario, per il quale esprimiamo un sentito ringraziamento a tutte quelle persone che con i loro sforzi, inseguendo un sogno, portano qualità e sostenibilità nella nostra terra», commenta l’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci.