“Procida è la più isola fra le isole. Nonostante sia la più vicina alla terraferma, ha mantenuto lo spirito ribelle di terra sola e fiera, che non ha bisogno di ammiccare al turismo. Ha il carattere spigoloso dei suoi abitanti, popolo taciturno che vive per gran parte dell’anno imbarcato. Procida è diversa” (cit. Lorenzo Marone - “Chiaroscuri di Procida, la più isola fra le isole”)
Non isolare, ma coinvolgere; non dividere, ma unire; non escludere, ma accogliere; avvicinare e non allontanare. Sono questi alcuni dei temi attorno ai quali Procida 2022 riuscirà a tessere la tela dell’innovativo progetto, che parte dal suo essere isola ed al contempo regno dei doppi.
L’opportunità dell’isola come prospettiva privilegiata per sperimentare le contraddizioni continue, l’eterna battaglia tra il senso di appartenenza e il bisogno di dichiarare la propria differenza, sono esperienze che emergono all’interno dell’isola e dall’isola, in cui gli elementi della natura e l’espressività culturale sono gli strumenti di un progetto umano evolvente.
I progetti hanno un doppio livello di esplorazione. Ad un primo livello, orizzontale, descrivono la superficie creativa dell’isola come appare, con il ciclo delle sue manifestazioni vitali e culturali. Questo itinerario, però, ha una profondità verticale che configura un autentico viaggio, una miniatura del potenziale contemporaneo in cui l’idea del progresso, della scienza e della tecnologia collocano l’uomo al centro della propria memoria e, quindi, della propria capacità di presa verso il futuro, sviluppando la coscienza di essere abitanti e non di mero passaggio.