Palermitano, attore, presentatore, modello, musicista, e anche prof di Enogastronomia. In Alessandro Cassata scorre arte pura nelle vene. Ha studiato recitazione ed ha frequentato la Masterclass con il regista Beno Mazzone del Teatro Libero di Palermo e Virgilio Sieni (Compagnia Virgilio Sieni).
Dalla musica (studia il Sax tenore) al set de “L’Uomo delle Stelle” di Giuseppe Tornatore e in altri cortometraggi e lungometraggi (“Ciò che non ti ho detto 3” e del film “I Fuori fase”), lo vediamo tra i protagonisti delle Serie TV di Netflix “Love&Gelato”, di Sky “Impero”.
A teatro ha recitato testi di Pirandello, Molière, Martoglio, De Filippo e Machiavelli. Recentemente ha partecipato allo spettacolo di denuncia “Refugees. Il respiro dei migranti” nella sua Palermo.
Sulle passerelle di moda di gran parte d’Italia, testimonial di numerosi brand, ha presentato per eventi di moda e presentazione di libri, partecipato ad alcuni programmi tv. Fotografato in diverse occasioni per vari progetti fotografici è stato pubblicato con alcuni scatti su VOGUE online. Lo abbiamo incontrato per paginasette, rivolgendogli le nostre #settedomande.
Ciao Alessandro, partiamo subito: attore, musicista, modello, presentatore, show man . Cosa è l’arte per te?
L’arte per me è quell’espressione visiva, sonora o in movimento che crea energia e da emozione.
Sei Siciliano. Il Sud ha da sempre sul palcoscenico una marcia in più, una teatralità forse insita nel suo DNA. Secondo te da cosa dipende?
Beh, forse è vero…sicuramente nelle personalità del sud c’è quell’energia quella passionalità che nell’arte trova la sua naturale espressione… Sarà la forza del vulcano!
Alessandro sei Docente, come si concilia il mondo dello spettacolo con la professione dell’insegnante?
Sembrerebbero due mestieri diversi tra loro…ma nella realtà non lo sono. Sono due professioni dove al centro c’è l’uomo con le sue fragilità e la sua forza…in cerca sempre della conoscenza e della bellezza.
Quali emozioni e sensazioni ci sono state sul set de “L’Uomo delle Stelle” del grande Tornatore?
Il set de “L’uomo delle stelle” è stato nelle campagne dell’ entroterra siciliano…. Era la scena della conquista della terra da parte dei contadini degli anni ‘40…ricordo la dedizione da parte di Tornatore nel descriverci esattamente cosa voleva rappresentare nelle sue scene….emozione a fior di pelle!
La pandemia, ha bloccato il mondo dell’arte nella sua interezza. Come hai vissuto questo tempo sospeso, che faticosamente stiamo lasciandoci alle spalle?
Il periodo della Pandemia l’ho vissuto malissimo…la creatività e l’arte è stata completamente schiacciata, bloccata, annichilita…. L’uomo ha bisogno della libertà e di vivere le proprie emozioni nella condivisione con l’altro.
La nuova frontiera dello spettacolo, porta il nome delle piattaforme streaming. Lo scorso anno ti ha visto partecipare alle Serie TV di Netflix “Love&Gelato”, di Sky “Impero”. Che tipo di esperienza è stata?
Le piattaforme digitali con la pandemia hanno avuto una fortissima crescita è indubbiamente la porta più potente per il cinema… soprattutto con Netflix ho avuto la fortuna di lavorare con una produzione americana… ed effettivamente è un altro mondo!
Quali progetti nell’immediato futuro?
Nei prossimi mesi ci sono in cantiere: un cortometraggio, un musical in estate, un lavoro fotografico per la “memoria” e tanto altro che al momento non posso anticipare .