Si è tenuta il 13 e 14 maggio a Sorrento la prima edizione del Forum “Verso Sud”, realizzato dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale e The European House – Ambrosetti.
Il Forum ha avuto come obiettivo quello di presentare una visione e una agenda di sviluppo per il Sud Italia, puntando sul ruolo di snodo strategico e piattaforma di connessione per l’Europa nella macro-area di riferimento del Mediterraneo e del Mediterraneo Allargato.
L’iniziativa ha ospitato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, 9 Ministri del Governo italiano, 2 Commissari europei, 5 esponenti dei Governi del Mediterraneo Allargato, business leader e opinion maker dei Paesi dell’area, per una due giorni di dibattiti e networking.
Durante il Forum è stato presentato il “Libro Bianco” sul rilancio del Sud Italia nel quadro europeo e del Mediterraneo Allargato.
“Il Mediterraneo Allargato è sempre più una regione strategica a livello globale, qui dovranno trovare sintesi i principali trend e le più importanti sfide del nostro tempo”. È questo il messaggio chiave che emerge dal Libro Bianco presentato durante la prima edizione del Forum “Verso Sud” – La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo” – che si è tenuto il 13 e 14 maggio a Sorrento (Villa Zagara) – realizzato dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale e The European House – Ambrosetti con la collaborazione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, con il sostegno del Gruppo FS Italiane, Intesa Sanpaolo, Gruppo MSC, Gruppo Adler, Mediocredito Centrale.
Con l’obiettivo di inquadrare il Sud Italia nella regione di riferimento del Mediterraneo e valutarne la performance in termini di attrattività e competitività, The European House – Ambrosetti, su impulso del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, ha realizzato un’analisi socioeconomica dell’area per comparare, in chiave innovativa, il Sud Italia con i Paesi del Mediterraneo e tre aree benchmark (media della sponda Nord del Mediterraneo, della Sponda Sud e del Mediterraneo Allargato) lungo 4 domini di analisi: economico, sociale, energetico e dell’innovazione. L’analisi ha studiato 22 Key Performance Indicator (KPI) per 42 Paesi e 20 Regioni su un orizzonte di 10 anni per un totale di oltre 13.600 informazioni censite.
Da questa analisi è nato un indice sintetico per ciascun dominio di analisi. Il Sud Italia si posiziona nella Top-10 per ciascuna delle 4 dimensioni: sesto su 20 Paesi nel dominio economico con un punteggio di 0,39, contro una media di 0,34 per il Mediterraneo; settimo su 21 nel dominio sociale con un punteggio di 0,56, contro una media di 0,51 per il Mediterraneo; terzo su 22 Paesi nel dominio energetico con un punteggio di 0,61, contro una media di 0,49 per il Mediterraneo e nono su 20 Paesi nel dominio innovazione con un punteggio di 0,39, contro una media di 0,38 per il Mediterraneo.
Nello specifico il Sud Italia si posiziona nelle ultime 6 posizioni in 1 solo KPI (investimenti sul PIL), mentre nelle prime 6 posizioni in 7 KPI (natalità delle imprese, energia rinnovabile, produzione di gas e petrolio, import di energia elettrica, variazione dei consumi energetici, export high-tech, medici per 1.000 abitanti).
Nel complesso, la classifica restituisce un’immagine significativamente più approfondita ed attrattiva del Sud Italia di quella generalmente conosciuta e diffusa, proprio in virtù del cambio di paradigma che considera questo territorio con riferimento all’area del Mediterraneo e del Mediterraneo Allargato, anziché compararlo all’UE o considerare le singole Regioni che lo compongono in un quadro nazionale.
“A Sorrento non abbiamo portato il solito “libro dei sogni” del Sud, ma una visione progettuale già incardinata e sostenuta da colossali investimenti europei, che da qui a cinque anni cambierà radicalmente il Mezzogiorno italiano” ha dichiarato Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale. “Forse non tutti se ne sono ancora resi conto ma, il PNRR è il più grande strumento di politica industriale attivato negli ultimi decenni. “Mette a valore” le potenzialità ben descritte dal Libro Bianco e avvia il processo per qualificare l’Italia e il suo Sud nella direzione che indichiamo: polo della trasformazione e distribuzione dell’agroalimentare; hub logistico e energetico del Mediterraneo, centro di innovazione tecnologica e scientifica, luogo attrattore di turismo e nuovi residenti, ponte necessario tra l’Europa e il continente più giovane e promettente, l’Africa”.
“Nell’attuale contesto di rinnovata centralità del Mediterraneo, il nostro Paese può giocare un ruolo fondamentale nella ricostruzione del proprio ruolo di forza geopolitica, economica e socio-culturale trainante in questa macro-regione – ha dichiarato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti. “Considerato il perimetro esteso, il Mediterraneo Allargato conta 45 Paesi che generano oltre 12 trilioni di Dollari di PIL e accolgono al loro interno 1,2 miliardi di abitanti, pari rispettivamente al 14,5% e al 15,5% del totale mondiale. È in questa cornice che riteniamo che il Sud Italia – grazie ai suoi asset e al suo posizionamento – possa giocare una sfida di protagonismo, offrendo soluzioni e proposte all’Europa nel suo complesso.”
Sono 6 le aree identificate nel Libro Bianco per il rilancio del Sud Italia:
- Il ruolo centrale dell’Economia del Mare per la competitività, attrattività e crescita del Sud Italia e del Mediterraneo;
- I nuovi corridoi energetici e la sfida della green transition come cardini del Mediterraneo del futuro;
- Gli investimenti infrastrutturali e il nuovo modello di valutazione per dispiegarne gli effetti positivi;
- Lo sviluppo del settore turistico a beneficio dei territori, per un Sud più attrattivo nel Mediterraneo;
- Le specializzazioni produttive nelle nuove catene globali del valore;
- Il Sud Italia come centro di competenze per le Università dell’area del Mediterraneo.
A queste si aggiungono 2 ambiti trasversali, cruciali per il nuovo ruolo a cui il Sud Italia può candidarsi nel quadro macroeconomico dei prossimi anni: la comunicazione della nuova visione e del nuovo ruolo del Mezzogiorno e la governance necessaria per realizzare la nuova visione e massimizzarne i benefici.
Su alcuni ambiti il Sud Italia registra già un buon posizionamento: il macro-settore dell’Economia del Mare incide sul Valore Aggiunto del Sud Italia per il 4,4% contro il 3% a livello nazionale e registra un moltiplicatore economico pari a 1,8; inoltre i porti del Sud rappresentano il 46% del totale traffico merci via mare italiano. Tra le proposte inserite nel Libro Bianco, c’è quella di creare un’Academy formativa nella cantieristica e nei servizi navali nel Sud Italia, che sia di riferimento nel Mediterraneo.
Nel campo dell’energia, il Sud Italia può diventare protagonista della green transition e delle nuove rotte dell’energia nel quadro Euro-Mediterraneo: è infatti già oggi il “serbatoio” di rinnovabili del Paese, producendo il 52,3% della quota nazionale di eolico, solare e bioenergie offrendo così un eccellente contributo al raggiungimento dei target di decarbonizzazione. Una delle proposte presenti nel Libro Bianco è quella di promuovere lo sviluppo delle tecnologie energetiche di frontiera (come l’energia da moto ondoso) in una prospettiva di collaborazione e Open Innovation con gli altri Paesi del Mediterraneo.
Le infrastrutture rappresentano oggi un nodo critico per il Sud Italia. Tra i porti del Sud, solo 7 su 34 sono collegati all’Infrastruttura Ferroviaria Nazionale (pari al 21% del totale, contro una media del 37% in Italia e del 71% nel Centro Nord); inoltre sono presenti solo 5 interporti contro i 16 del Nord Italia. Anche a livello di infrastrutturazione digitale, il Sud Italia ospita solo 10 Data Center, pari al 13% nazionale e 4 Regioni ne sono totalmente sprovviste (Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna). Nel Libro Bianco si propone di ripensare i modelli di valutazione degli investimenti infrastrutturali, in modo da riconoscerne il contributo alla competitività territoriale, alla coesione e al benessere sociale.
Il Sud, inoltre, attrae meno turisti stranieri rispetto al resto del Paese: il 18,5% del totale nazionale. L’incidenza di stranieri sul totale dei turisti si ferma poi al 37,7% nel Sud Italia contro il 49,5% a livello nazionale. Questo nonostante una dotazione naturale e un patrimonio culturale unici che includono, tra gli altri, 16 dei 24 Parchi nazionali, 22 dei 58 siti tutelati dall’UNESCO, 5.805 chilometri di costa (il 73,4% del totale nazionale). Sul fronte del turismo tra le proposte c’è quella di creare un’Academy di eccellenza per le professioni turistiche nel Sud Italia (Alta Scuola Mediterranea sul Turismo).
Il Sud ospita un ecosistema di poli industriali e imprese di grandi dimensioni, leader in Italia e nel Mondo, con specializzazioni industriali rilevanti in settori quali: aerospazio, automotive, abbigliamento-moda, agroalimentare e farmaceutico. Nel manifatturiero, 100 Euro investiti nel Sud Italia generano una ricaduta aggiuntiva di 58 Euro nel resto del Paese (Centro-Nord). Per valorizzare il ruolo del Sud come hub manifatturiero nazionale ed internazionale si propone di lanciare un partenariato sulla sicurezza alimentare tra i Paesi dell’area mediterranea, identificando alcune produzioni-pilota per cui avviare lo sviluppo di una vera e propria filiera agricola euromediterranea, con catene del valore e di trasformazione comuni.
Gli attuali trend demografici pongono inoltre sfide chiave per il futuro del Mediterraneo. Tra il 2020 e il 2050 l’UE vedrà un calo di 21,5 milioni di abitanti, di cui 5,5 in Italia, di cui 3,5 nel Sud Italia. Nello stesso periodo, il Sud Italia rischia di passare dall’essere l’area più giovane del Paese alla più anziana. Un ruolo chiave può essere giocato dall’ecosistema della formazione e della ricerca del Sud, a partire dal rilancio degli Atenei e dalla loro valorizzazione in reti.
Con riferimento alla comunicazione, il Sud Italia (e l’Italia in generale) continuano ad essere descritti principalmente attraverso stereotipi distorti che evidenziano solamente ciò che non funziona a detrimento delle tante eccellenze e potenzialità espresse ma inspiegabilmente represse nella narrazione. Riconoscendo come la promozione del sistema- Sud debba integrarsi in un percorso di comunicazione Paese complessivo, si suggerisce di lanciare una campagna di comunicazione internazionale #SudIsDifferent che evidenzi gli elementi qualificanti del Sud Italia, sia in termini di unicità e distintività, sia con riferimento all’alterità della regione rispetto agli stereotipi comunemente diffusi in Italia e all’estero.
Di seguito i relatori che hanno partecipato al Forum, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: Roberto Fico (Presidente della Camera dei Deputati), Mario Draghi (Presidente del Consiglio dei Ministri), Sheikha Hissah Saad Al Sabah (Principessa, Presidente del Council of Arab Businesswomen, Kuwait), Abdel Aziz Abu Hamad Aluwaisheg (Assistant Secretary-General for Political Affairs, Gulf Cooperation Council, Saudi Arabia), Mohamed Arkab (Ministro dell’Energia e delle Miniere, Algeria), Manuel Besteiro Galindo (President, General Assembly, Mediterranean Rail Freight Corridor), Renato Brunetta (Ministro per la Pubblica Amministrazione), Carlo Calenda (Azione), Mara Carfagna (Ministro per il Sud e la Coesione territoriale), Massimiliano Cesare (Amministratore Delegato, MCC – Mediocredito Centrale; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Roberto Cingolani (Ministro per la Transizione Ecologica), Vittorio Colao (Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale), Giuseppe Conte (M5S), António Costa Silva (Ministro dell’Economia e del Mare, Portogallo), Massimo Deandreis (Direttore Generale, SRM – Intesa Sanpaolo; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Vincenzo De Luca (Presidente, Regione Campania), Valerio De Molli (Managing Partner and CEO, The European House – Ambrosetti; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Luigi Di Maio (Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale), Marouane El Abassi (Governatore, Banca Centrale della Tunisia), Michele Emiliano (Presidente, Regione Puglia), Fabrizio Favara (Chief Strategy Officer, Ferrovie dello Stato Italiane; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Luciano Fontana (Direttore, Corriere della Sera), Daniele Franco (Ministro dell’Economia e delle Finanze), Massimo Garavaglia (Ministro del Turismo), Mariastella Gelmini (Ministra per gli Affari regionali e le Autonomie), Paolo Gentiloni (Commissario Europeo per l’Economia), Massimiliano Giansanti (Presidente, Confagricoltura), Giancarlo Giorgetti (Ministro dello Sviluppo Economico), Enrico Giovannini (Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili), Arancha González (Dean, Paris School of International Affairs, Sciences Po; former Minister of Foreign Affairs, Spain), Francesco Guerrera (Vice Direttore, La Repubblica), Toufik Hakkar (Presidente e Amministratore Delegato, Sonatrach, Algeria), Abdelkrim Harchaoui (Inviato Speciale incaricato della diplomazia economica presso il Ministro degli Affari Esteri; Già Ministro delle Finanze e del Commercio, Algeria), Maria Latella (Giornalista, Radio24 e SKY TG24), Enrico Letta (PD), Patrizia Lombardi (Presidente della Rete Italiana delle Università per lo Sviluppo Sostenibile; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Gaetano Manfredi (Sindaco della Città Metropolitana di Napoli), Stefano Manservisi (Professor and Member of the International Independent Task Force on Creative Climate Action; Sciences Po-Paris School for International Affairs; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Marco Marsilio (Presidente, Regione Abruzzo), Bernardo Mattarella (Amministratore Delegato, MCC – Mediocredito Centrale; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia – in videoconferenza), Enrico Mentana (Direttore, La7), Marco Minniti (Presidente, Fondazione Leonardo Med-Or), Federico Monga (Direttore, Il Mattino), Pierre Moscovici (Presidente, Corte dei Conti, Francia), Nello Musumeci (Presidente, Regione Siciliana), Roberto Occhiuto (Presidente, Regione Calabria), Gianni Onorato (Amministratore Delegato, MSC Cruises; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Kyriakos Pierrakakis (Ministro della Governance digitale, Grecia), Stefano Pontecorvo (former Senior Civilian Representative of NATO in Afghanistan), Ettore Prandini (Presidente, Coldiretti), Anna Roscio (Executive Director Sales and Marketing Imprese, Intesa Sanpaolo; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Mustafa Sanalla (Presidente, National Oil Corporation, Libia), Gennaro Sangiuliano (Direttore, TG2), Paolo Scudieri (Presidente, Adler Group; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”), Adnan Shihab-Eldin (Senior Visiting Research Fellow, Oxford Institute for Energy Studies; ex Segretario Generale, OPEC), Dubravka Šuica (Vice Presidente e Commissaria Europea per la Demografia e Democrazia), Antonio Tajani (Forza Italia), Donato Toma (Presidente, Regione Molise), Maarten Lulof van Aalderen (Corrispondente in Italia, De Telegraaf; portavoce dell’Advisory Board “Verso Sud”).