Che si parli dei libri di Elena Ferrante o della serie tv, L’amica geniale non è solamente il racconto di un’amicizia che dura nel tempo. E’ anche una fotografia prima di un rione, poi di una città e infine dell’Italia intera, anzi della storia d’Italia, immortalata nei suoi decenni più significativi.
“Effetto Talk”, nuovo progetto nato dalla sinergia tra la nostra testata e l’Associazione Culturale Archimede, ha debuttato all’interno della programmazione estiva della città di Piano di Sorrento (Na) con uno straordinario successo di pubblico e di critica, raccontando nella suggestiva Terrazza di Villa Fondi a Piano di Sorrento, venerdì scorso, proprio le dinamiche del successo della serie.
Lo ha fatto dialogando con gli attori più amati: Giovanni Amura (Stefano Carracci), Giovanni Buselli (Enzo Scanno), Elvis Esposito (Marcello Solara), Rosaria Langellotto (Gigliola Spagnuolo) e Francesca Montuori (Elisa Greco)
Dai grigi del dopoguerra ai colori pastello, la musica e il boom economico degli anni ’60, Lila e Lenù e l’intero cast sono andati incontro – nella terza stagione in onda la scorsa primavera – agli anni ’70, epoca dello scontro politico, delle manifestazioni, delle lotte studentesche, dell’affermazione del femminismo. Le parole che abbiamo letto tante volte sono diventati poi dialoghi e gli scenari immagini. Immagini pensate e assemblate da Saverio Costanzo e Alice Rohrwacher prima e da Daniele Luchetti poi.
E’ stato bello vedere innanzitutto nei loro occhi il piacere di rincontrarsi dopo le fatiche del set. Del resto per molti di loro sono stati anni – dal primo provino all’ultimo ciack – trascorsi praticamente insieme, a contatto, spalla a spalla, spesso nelle stanze dello stesso hotel poco distante, per tutto il periodo delle scene ambientate nel rione, tra giochi, pigiama party, confidenze sulle aspettative per il futuro.
Ragazzi che hanno visto la loro vita cambiare in un lampo: diventare attori e attrici ed interpretare personaggi amati da milioni di lettori.
Il talk, che ho avuto il piacere di condurre con la brava giornalista e scrittrice Anna Chiara Delle Donne, ha affrontato soprattutto come l’universo maschile e femminile viene raccontato dalla penna di Elena Ferrante.
Donne e mogli, le quali tra fatica e troppe gravidanze, presto si sposano e prestissimo invecchiano. Lila e Lenù, che stringono un patto d’amicizia fortissimo fin da bambine, cercano caparbiamente di uscire da quel mondo senza domani. Lo fanno studiando e leggendo per quel che possono, mentre il restante universo femminile vive nella sottomissione e nello strapotere del maschio nonostante la voglia di emergere e affrancarsi (sublime il monologo di Rosaria Langellotto alias Gigliola Spagnuolo, non di meno il debutto sul set di Francesca Montuori che nei panni di Elisa Greco prova a convincere sua sorella Lenù del cambiamento del suo compagno, Marcello Solara).
Gli uomini invece fintamente gentili, all’inizio, poi predatori, padroni. Il maschio che comanda le manovre del sesso; in questa esagerazione maschilista forse, o forse no, i maschi della Ferrante “fottono e comandano”. Eccezion fatta per Enzo Scanno, principe azzurro della saga, osannato sui social al termine della terza stagione.
In una serata in cui protagonista è stata anche la musica con le bellissime interpretazioni di Martina Russo di alcuni brani della terza stagione e gli arrangiamenti di Sergio Sepe alla chitarra, ci è sembrato per un attimo di assistere a una delle scene più belle, quella del pranzo in casa Solara/Greco cui siedono tutti insieme, i buoni e i cattivi, i democratici e non, gli intellettuali e non: sembra un pezzo di Eduardo, più volte evocato. Un degno omaggio ad una serie di successo e a dei ragazzi, professionisti autentici, cui auguriamo una incredibile carriera.
ph. in esclusiva: Alfonso Romano