Pompei Street festival. Tre giorni sui ‘graffiti’ tra storia, musica, cinema e fotografia

Il progetto presta particolare attenzione a tematiche come la legalità, il lavoro precario, l'interazione sociale, la tutela dell'ambiente e la riqualificazione urbana, con l'obiettivo di sviluppare una crescita turistica e socio-economica della città.

0
312

La città degli scavi si trasforma in capitale mondiale della “street art” evocando in una tre giorni l’antica passione dei pompeiani con i loro “graffiti” ancora visibili sui muri nelle strade della Pompei del 79 d.C. oggi riconosciuta come arte dei murales.

La seconda edizione del Pompei Street Festival, manifestazione organizzata dal Comune in collaborazione con Art and Change Impresa Sociale e la partecipazione del Parco Archeologico si terrà dal 22 al 24 settembre.

Una kermesse di musica, street art, cinema e fotografia che conferma l’entusiasmo del sindaco Carmine Lo Sapio, del direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel e ovviamente il lavoro instancabile dell’ideatore e produttore, l’artista Nello Petrucci. Il progetto presta particolare attenzione a tematiche come la legalità, il lavoro precario, l’interazione sociale, la tutela dell’ambiente e la riqualificazione urbana, con l’obiettivo di sviluppare una crescita turistica e socio-economica della città.

”Investiamo in cultura sul territorio – ha affermato il sindaco – motivo di orgoglio per noi è il protocollo di intesa sottoscritto con il Parco Archeologico di Pompei, un accordo per i prossimi tre anni che reputo storico e che riguarda gli eventi come lo Street Festival. Questa mattina abbiamo sottoscritto anche un accordo con il Festival, posso annunciare quindi la terza edizione per il prossimo anno”.

Anche il direttore del Parco Archeologico ha sottolineato la valenza sociale delle iniziative: “Con Pompei Street Festival e con il Comune di Pompei c’è una grande intesa per fare insieme degli eventi, sia nella città nuova sia nella città antica. È un modo concreto di vivere le due realtà di Pompei insieme. I visitatori degli scavi troveranno anche opere dello Street Art Festival all’interno del sito archeologico”.

“Vorrei creare una comunità di sognatori ed artisti che facciano della cultura e dell’arte strumenti che ci consentano di cambiare e migliorare le coscienze e creare consapevolezza sociale”, ha concluso Petrucci.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

17 + diciotto =