A Casa Sanremo il battesimo del Premio Penisola Sorrentina 2023

Presentato il libro “Backstage-Noi dall’America a Napoli”. Un photonovel, con le immagini di Jessica Gudi. Essa unisce il cinema ai luoghi, raccontando il backstage della serie “Noi”, diretta da Luca Ribuoli e prodotta per Rai Fiction.

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A Casa Sanremo debutta l’edizione 2023 del Premio Penisola Sorrentina con la presentazione del libro “Backstage-Noi dall’America a Napoli”. Un photonovel, con le immagini di Jessica Gudi.

La pubblicazione è il frutto di un progetto speciale di residenza artistica del Premio Penisola Sorrentina, diretta da Giuseppe Leone. Essa unisce il cinema ai luoghi, raccontando il backstage della serie “Noi”, diretta da Luca Ribuoli e prodotta per Rai Fiction, insieme con alcune immagini di Napoli, dove sono state girate alcune puntate della serie, remake della americana “This is us”.

Condotta da Riccardo Bocca, la cerimonia di presentazione ha visto gli interventi del patron del Premio Penisola Sorrentina Mario Esposito, della curatrice del volume Viridiana Myriam Salerno, della fotografa di scena Jessica Gudi e dei performers musicali Claudio e Diana.

Presente all’evento anche l’attore protagonista della serie, Lino Guanciale, che proprio lo scorso anno aveva presentato la fiction nel corso di una delle serate del Festival condotte da Amadeus.

Il progetto editoriale, promosso con la collaborazione di Regione Campania, Città Metropolitana e Fondazione Banco di Napoli, è frutto di una felice intuizione e del desiderio di costruire un racconto innovativo, capace di esaltare e valorizzare il fortunatissimo momento che Napoli e la Campania, in generale, stanno vivendo nel settore delle produzioni audiovisive.

“ Questo volume è la testimonianza di quante figure professionali ci siano dietro una produzione audiovisiva: attori , registi ma anche addetti ai lavori di grande professionalità e talento, che meritano le luci della ribalta. Una di queste figure determinanti, seppur nascoste, è appunto il fotografo di scena, che diventa quasi l’alter ego del regista e che in questo esperimento editoriale ha raccontato per noi ciò che il pubblico non ha potuto vedere, facendosi a sua volta “dipingitore” per scatti di una città-set come Napoli. Una sorta di film nel film”, ha dichiarato Mario Esposito, patron del Premio Penisola Sorrentina.

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