Buongiorno a Daniele D’Elia, consigliere con delega al turismo, spettacolo e politiche giovanili e grazie per aver risposto alla nostra intervista. Cetara è indissolubilmente legata nel nome alla sua Dop, la famosissima colatura di alici. Ma in che cos’altro eccelle la sua cittadina ?
Buongiorno a lei e a tutti i lettori di Paginasette. Cetara è un piccolo borgo di circa 1900 anime, incastonato in una vallata tra mare e monti. Il legame con il mare è così forte che tutto in un certo senso è ricollegabile ad esso. La pesca, infatti, rappresenta l’attività principale che ha reso, insieme alla colatura di alici, il borgo conosciuto in tutto il mondo. Da qui, la crescente domanda di turismo ha portato alla crescita del settore della ristorazione, vera eccellenza in Costa d’Amalfi. Con la sua Torre Vicereale e le chiese si può assaporare la storia, “costruita” secolo dopo secolo dalle varie dominazioni che hanno reso la cittadina così com’è oggi, in un certo senso “immacolata” rispetto al contesto globalizzato dove “tutto è uguale a tutto”.
Il brand Cetara ha recentemente rilanciato le due anime del borgo, peschereccia e contadina. A che punto siete con il progetto del GAL Terra Protetta ”Cetara Contadini Pescatori” ?
Il progetto “Cetara Contadini Pescatori” è stato realizzato da alcuni privati che hanno colto l’opportunità di finanziamento messo a disposizione dal Gal Terra Protetta. Nato con l’idea di far vivere un’esperienza unica, si è giunti alla parte finale della formazione degli operatori e si è pronti a lanciare i pacchetti di turismo esperienziale nelle principali fiere del turismo di tutta Italia. Il Comune di Cetara ha avviato una serie di azioni a supporto del settore turistico, ampliando quanto già previsto in Cetara Contadini Pescatori, con un corso di formazione in lingua inglese rivolto a tutti gli operatori turistici, la ristrutturazione del portale cetaraturistica.it ed altre iniziative che saranno implementate tra la primavera e l’estate, per consentire al borgo di offrire un turismo di qualità.
Cetara che genere di turismo ha e quale politica state seguendo in questi anni per l’accoglienza turistica ?
Stiamo cercando di offrire servizi di qualità per rivolgerci ad un target medio/alto e soprattutto l’intento è quello di creare percorsi che facciano vivere appieno il paese, la sua storia e le sue tradizioni. Puntiamo ad un turista che cerchi esperienze uniche da vivere.
Capitolo Borgo dei borghi, il 2023 vi vede protagonisti per la Campania. Che aria si respira a Cetara in vista della finale ?
Siamo rimasti veramente sorpresi per la grande attenzione che le produzioni televisive hanno riservato nel 2022 al nostro piccolo borgo. Ben 4 in tutto, quelle già concluse ma altre già in cantiere. Sicuramente quella del Borgo dei Borghi è un’importantissima vetrina e in paese attendiamo con ansia la finale, soddisfatti già solo di essere stati selezionati, ma si sa, vincere farebbe molto piacere!
Nel video promozionale per il contest di Raitre ci sono molti giovani, come lo è del resto anche lei. Da chi ed in che modo la clip è stata realizzata ?
I giovani sono il futuro di questo paese e riteniamo sia fondamentale facciano parte anche del presente. La nostra amministrazione coinvolge i giovani anche nell’ideazione e creazione di molti format di eventi, promossi soprattutto nel periodo estivo, che li vede protagonisti in tutte le fasi di realizzazione. E devo dire che, nonostante la timidezza iniziale, i nostri giovani che hanno raccontato la storia e le tradizioni di Cetara nel programma Borgo dei Borghi sono stati molto bravi. A loro abbiamo lasciato campo libero e hanno da soli costruito e proposto alla produzione i contenuti del racconto.
Come si colloca e come interagisce la sua comunità nell’ambito del sistema turistico Costiera Amalfitana ?
Hanno costituito una Conferenza di sindaci della Costiera Amalfitana per discutere, confrontarsi, sostenersi e decidere sui temi più significativi e vari, dalla sicurezza alla viabilità, punti fondamentali della nostra costa. Proprio grazie al sostegno della Regione Campania e del Presidente Vincenzo De Luca, infatti, sono state prima predisposte e poi intensificate le “vie del mare”, ossia le corse dei traghetti che percorrono – via mare, appunto – l’intera Costa d’Amalfi, permettendo ai turisti di ammirare il nostro territorio dal mare, permettendo, inoltre, di avviare una campagna di trasporto sostenibile e alternativa alla mobilità di strada.
Date le premesse, possiamo dire dunque che il modello Cetara sia un esempio di turismo al passo coi tempi che corrono, cioè responsabile, sostenibile, esperienziale ?
Cetara sicuramente resta un paese al passo coi tempi, soprattutto perché, come già detto in precedenza, abbiamo sviluppato e potenziato le vie del mare grazie al supporto della Regione Campania, rendendo quanto più sostenibile la viabilità. C’è da dire anche che Cetara è da qualche anno comune virtuoso per quanto riguarda la raccolta differenziata. Inoltre, i bar e gli esercizi commerciali, i ristoranti ecc non usano plastica dal 2019. Dunque, l’attenzione al green è alla base dell’operato dell’Amministrazione. Tuttavia, un borgo come Cetara non può né deve essere snaturato dal contesto storico e sociale in cui sorge. Cetara senza i suoi pescatori non avrebbe lo stesso fascino e perderebbe tutta la sua peculiarità, data da percorsi gastronomici (quelli che vanno dalla Colatura di Alici ai limoni dei terrazzamenti), dai monumenti, dalle tradizionali festività e dai cittadini stessi. Ogni cosa a Cetara è a Km0 perché il turista sa che può vivere un’esperienza unica, in un luogo al passo coi tempi.
In bocca al lupo a Cetara per Il borgo dei borghi 2023 …