Sette domande. Luca Varone: «Il teatro, un grande strumento di aiuto per i giovani»

Da oggi in Campania la carovana della Klimax Theatre Company ideata e diretta dall’attore, autore e regista teatrale che farà tappa in altre regioni d'Italia. Un progetto di teatro ragazzi in lingua inglese e francese, nato nella primavera del 2020, in piena pandemia.

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Da oggi in Campania (al Cineteatro Excelsior di Ischia, il 16 marzo al Teatro Mattiello di Pompei e il 17 marzo al Cinema Teatro Corallo di Torre del Greco) la carovana della Klimax Theatre Company (compagnia teatrale riconosciuta dal MIC, ideata e diretta dall’attore, autore e regista teatrale Luca Varone) che farà poi tappa anche in altre regioni d’Italia, tra queste: Lazio, Marche, Toscana, Puglia e Sardegna.

Lo spettacolo – “Sir Smith”, un grammatical horror con attori madrelingua inglesi – si rivolge alle classi secondarie di I e II grado di qualsiasi ordine e grado.

Scritto e diretto proprio da Luca Varone “Sir Smith” narra le disavventure di una malcapitata ed esilarante professoressa madrelingua, alle prese con alunni dal linguaggio antropologicamente mutato. La classe degli studenti non è formata solo da attori professionisti, ma anche da studenti presi dalla platea in maniera del tutto estemporanea, i quali verranno interrogati, oltre a dover redigere un vero compito in classe in lingua inglese durante la rappresentazione teatrale. La comicità intelligente che ne scaturisce fa riflettere gli studenti su quanto necessitiamo stare al passo con gli altri paesi europei nell’apprendimento delle lingue straniere. La linguistica, la glottologia e la condotta saranno le pietre miliari di tutto lo spettacolo.

Ne abbiamo parlato con Luca Varone, a cui abbiamo rivolto le nostre #settedomande.

Il teatro come forma d’istruzione e intrattenimento. Questo e molto di più è il progetto “Sir Smith”, ce lo racconti?
Il progetto Sir Smith nasce dall’idea di voler rendere i ragazzi protagonisti dello spettacolo direttamente in palcoscenico insieme agli attori. Ed essendo uno spettacolo in lingua inglese, dar loro la possibilità di poter discorrere in lingua straniera, in maniera originale e appunta da protagonisti di uno spettacolo teatrale. Sir Smith narra le sorti di una malcapitata professoressa, che nel corso dello spettacolo scopriamo essere un professore, che si ritrova davanti un gruppo si studenti italiani che non riesce a parlare in lingua inglese in maniera fluente. I ragazzi sono protagonisti fin dal primo momento. Saranno coinvolti in un compito in classe e dovranno parlare sul palcoscenico e interagire con la professoressa e gli attori madrelingua, quindi un’esperienza davvero interessante dal sapore ironico.

Questo progetto di teatro ragazzi in lingua inglese e francese, è nato nella primavera del 2020, in piena pandemia, proprio quando i teatri e i grandi luoghi di aggregazioni erano chiusi o limitati al pubblico.
Quando siamo investiti dalla pandemia, il 23 febbraio 2020, giorno nel quale il Presidente Conte annunciò che i teatri venivano chiusi, ho cercato fin da subito di non bruciare il tempo che avevamo a disposizione, quindi nonostante la pandemia, in compagnia ci siamo detti se hanno chiuso i teatri non fermiamo la creatività. Così è nata l’idea di continuare a produrre, sperimentare, ricercare e allestire spettacoli che poi sono finiti sulla nostra piattaforma di teatro in streaming, fornendo ai ragazzi a distanza un servizio teatrale dal titolo Klimax stream, un progetto attraverso il quale i ragazzi hanno avuto la possibilità di fruirne per tutto l’anno scolastico.

Come vedi la cosiddetta Generazione Z approcciarsi al mondo del teatro?
La vedo male, ecco perché le compagnie sperimentali come la nostra hanno veramente un grande compito, ovvero quello di avvicinare i giovani al teatro, attraverso nuovi linguaggi, attraverso sperimentazioni del tutto innovative, laddove c’è la possibilità anche di rivoluzionare il teatro, facendolo diventare tecnologico e dando a loro la possibilità di poterne usufruire senza annoiarsi. C’è una vera e propria responsabilità da parte delle compagnie teatrali nel lavoro con i giovanissimi, perché sono il primo approccio verso un mondo per loro completamente sconosciuto.

Oggi si parla attraverso applicazioni di messaggistica o attraverso i social network per la maggior parte del tempo. Questo ha un duplice impatto: da una parte, praticamente, non sappiamo più cosa sia la comunicazione verbale; dall’altra, le conseguenze sono evidenti anche in merito a quella non verbale. Può il palcoscenico far riappropriare i più giovani della comunicabilità perduta?
L’evoluzione attraverso la digitalizzazione è la comunicazione diffusa in questo senso, ovvero in maniera digitale ha dato la possibilità a tutti noi di connetterci sicuramente in maniera istantanea, in tempo reale, quindi da una parte ha facilitato la comunicazione da un certo punto di vista, ma dall’altro ha creato degli individui singoli che sono rinchiusi all’interno del loro mondo. Nel 2016 abbiamo prodotto uno spettacolo dal titolo “Social network” che invogliava a vivere le emozioni reali piuttosto che mandarsi i baci a distanza e in maniera digitale. Sicuramente il teatro può essere un grande strumento, di aiuto per i giovani, soprattutto per quelli che hanno difficoltà di comunicazione e anche di apertura verso il mondo reale. Quindi il teatro è un antico strumento che può essere correlato ad altri tipi di attività pedagogiche, ma anche attività di logopedia, psicologia, insomma può rientrare benissimo in un programma rieducativo per riportare un giovane da questo punto di vista sulla retta via.

Il teatro, come strumento di cambiamento dinanzi alla imperante digitalizzazione globale, ma anche importante è l’insegnamento dell’apprendimento dell’inglese e del francese ai ragazzi delle scuole medie e superiori.
È importante come strumento didattico anche perché è qualcosa di davvero originale ai loro occhi. I ragazzi normalmente sono abituati alla lezione con la docente in classe, ma in questa formula teatralizzata ovviamente è un’altra esperienza, soprattutto nel vedere una compagnia teatrale di attori professionisti madrelingua inglese. Quindi loro non sono si esercitano ad ascoltare i dialoghi dello spettacolo, ma allo stesso tempo si divertono. C’è tutto un percorso, grazie al quale i docenti possono preparare i ragazzi alla visione dello spettacolo, attraverso la consultazione di materiale didattico che viene dato in anticipo ai docenti, anche tramite la piattaforma digitale, dove appunto possono avere accesso ad altri contenuti extra per poter studiare. Questa che proponiamo è una forma del tutto originale che rompe la noia di un ragazzo che ha difficoltà ad avvicinarsi ad una lingua straniera.

Dopo la Campania lo spettacolo “Sir Smith” farà tappa anche in altre regioni d’Italia, può dirci quali?
Siamo stati nel Lazio, torneremo in Campania (il 10 marzo al Cineteatro Excelsior di Ischia, il 16 marzo al Teatro Mattiello di Pompei e il 17 marzo al Cinema Teatro Corallo di Torre del Greco, per poi procedere il tour nelle Marche, in Puglia e in Sardegna.

Quali progetti futuri riserva l’operato della Klimax Theatre Company?
Per la stagione prossima i ragazzi avranno una vera e propria sorpresa perché porteremo in scena William Shakespeare, la sua vita, le sue opere. William approderà nel mondo moderno dopo 500 anni e sarà un dj. Non posso dirvi altro al momento, ma sicuramente sarà un grande party.

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